domenica 18 gennaio 2009

DA LECCEPRIMA: "TERZO POLO: LA NUOVA IDEA DI ADRIANA PER LE PROVINCIALI"

Cosa bolle in pentola a Lecce nelle sempre più controverse manovre per le provinciali del prossimo giugno? “Di tutto, di più” verrebbe da dire, citando un famoso spot sulla televisione pubblica. E, infatti, i già complessi movimenti dei mesi scorsi da parte dei partiti politici locali, alla ricerca di se stessi e ancora privi di una coalizione ben chiara, sono stati ulteriormente sconvolti dalla mossa a sorpresa della senatrice e coordinatrice di An, Adriana Poli Bortone, che ha recentemente proposto l’idea di un Partito del Sud, trasversale ed orientato alla sola difesa dei problemi del mezzogiorno, un po’ sul modello di quanto la Lega di Bossi fa al Nord. 

Una proposta non del tutto nuova, ad essere sinceri, se si tengono presenti i movimenti minoritari già nati sul territorio a tutela del Salento, resa questa volta particolarmente d’impatto dal coinvolgimento diretto di un big della politica locale, come è unanimemente riconosciuto l’ex sindaco di Lecce. Una scelta, che, a dirla tutta, è molto più complessa di quella che apparentemente possa sembrare, perché rientra in una partita, che si gioca a tutto campo e che fuoriesce dai confini salentini: è ormai evidente il tentativo dei vertici di Forza Italia di escludere la Poli dalla possibilità di candidarsi alla Regione, per una questione di rappresentanza politica sul territorio, visto che il governo italiano è rappresentato in Puglia da un ministro e da un sottosegretario salentini; difficile sarebbe, per Forza Italia, proporre al territorio di Foggia e Bari l’ennesimo salentino anche alla guida della Regione. 

Ma appare, ormai certo, che per la senatrice sia ormai imminente anche il taglio per una candidatura a coordinatrice regionale del Pdl: una mazzata dopo l’altra, che la Poli, stando ai vertici del partito, dovrebbe attutire ingoiando la pillola della candidatura a Palazzo Celestini, verso cui la senatrice non sente grande attrattiva. Per questo, dal canto suo, intende coronare una carriera politica, ricca di soddisfazioni e riconoscimenti, non rinunciando alla possibilità di giocare le proprie carte in ottica 2010: da qui, l’iniziativa, che nasce anche per rompere gli equilibri interni al Pdl, dove l’apparente partito unico, è solo un contenitore di molte anime, tutte protese alla difesa di una propria identità. La mossa della senatrice, alla ricerca di una “Alleanza per il Sud”, garante delle priorità del Sud, ha, però, ottenuto, un discreto successo, almeno a livello di sensazione, perché la possibilità di creare una forza (vicina o lontana dal Pdl, ancora non si sa) comunque autonoma, una sorta di terzo polo, affascina anche dentro altri schieramenti, soprattutto dove campeggiano anime moderate, che vivono soffocati dal bipolarismo. 

E di fatti, prima Angelo Tondo, poi a ruota, esponenti di spicco del Pd, come Stefàno, l’esponente del “Centro moderato”, Wojtek Pankiewicz, il presidente del consiglio del comune di Lecce, Eugenio Pisanò hanno tutti espresso interesse al progetto lanciato dalla Poli Bortone. Interesse espresso anche da un’altra big del Pd, come Loredana Capone, che tuttavia ha dissentito sull’idea di un vero e proprio partito, preferendo l’ipotesi di un movimento culturale e politico di collaborazione per il Sud. Sconcerto, invece, quello espresso dall’esponente del Pdl ed ex sindaco di Gallipoli, Vincenzo Barba, che ha criticato l’idea che non esista già una rappresentanza parlamentare, che sottoponga quotidianamente all’agenda politica le problematiche del Mezzogiorno. 

Dibattito, a parte, il Terzo Polo smuoverebbe l’incerto scenario delle provinciali 2009, sempre ammesso che volesse realmente concretizzarsi oltre le parole: perché potrebbe sancire un accordo sul territorio con Salvatore Ruggeri, segretario provinciale Udc, per il quale sembrava già fatto l’accordo con il Pd locale, sancito con la sua eventuale candidatura a Palazzo Celestini. Una mossa, insomma, che rischierebbe di sottrarre un candidato forte al centro sinistra, facendo saltare persino l’accordo con l’Udc, dato quasi per certo. Dall’altra parte, invece, il terzo polo sottrarrebbe consensi importanti al centrodestra, rimettendo in gioco le sicurezze del Pdl, ancora in altomare, per quel che riguarda il candidato. Un centro, capace, quindi, di oscurare i poli, diventando estremamente determinante sul territorio per il prossimo successore di Giovanni Pellegrino e che, in futuro, potrebbe acquisire un peso anche in Regione. Questa l’ambizione. Sempre ammesso che questo quadro politico possa realizzarsi. Nel centrodestra, intanto, il dibattito sul candidato sembra essersi bloccato, dopo le evoluzioni di questi giorni: non c’è stato il nome promesso entro Natale e l’ipotesi Garrisi sembra lentamente spegnersi. Il Pd, invece, continua le trattative con l’Udc, in attesa dell’assemblea di fine gennaio che sancirà le strategie per le provinciali, con la speranza ovviamente di poter portare in porto l’accordo con lo scudo crociato.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

L' Adriana fa bene.
Dopututto non è lei che ha perso prima con PELLEGRINO e dopo con NIKI VENDOLA.
Ha fatto di Lecce una meravigliosa Città, speriamo le si dia la possibilità di lavorare altrettanto bene per tutta la Puglia.

UNO A CUI IL PDL NON PIACE

Anonimo ha detto...

"Tu non sai chi sono io!!!"
io chi?. IO. L'ispettore dei radiofarmici...
Mi conoscono tutti...

Anonimo ha detto...

In una città in crisi c’è chi spreca soldi
FN: I ROMANI PAGANO IL PREZZO DELL’ELEZIONE DI ALEMANNO A SINDACO
“26 miliardi delle vecchie lire, questo il prezzo che i romani pagheranno per l’elezione di Alemanno. Infatti, i 13 milioni di euro che il sindaco ha promesso per la realizzazione del museo della shoah a Roma, rappresentano il “pattuito” per non ritrovarsi una campagna mediatica antifascista e antirazzista sotto elezioni.”
“Nelle prime settimane dopo essere stato eletto, Alemanno ha detto in continuazione che le casse del Comune erano vuote e si rischiava il commissariamento; ora, tutto d’un tratto, mentre Roma affonda nell’abbandono cui l’aveva relegata Veltroni, di soldi ce ne sono talmente tanti da poterne sprecare per opere non necessarie. Le strade di Roma sono un colabrodo e l’ultima alluvione ha aggravato, se possibile, la situazione; migliaia di famiglie romane sono in lista per un alloggio; mancano gli asili nido; ci sono opere incompiute, come il MAXXI, che ci fanno vergognare; insomma servono miliardi di euro, non milioni, per rimettere in piedi la città e Alemanno che fa? Spreca soldi pubblici. Li spreca per dare assistenza ai rom che ci regalano solo degrado e criminalità. Li spreca per opere museali non prioritarie.”
“Evidentemente questo è il prezzo che i romani debbono pagare a chi ha fatto eleggere il nuovo Sindaco.”

Anonimo ha detto...

Poli chi?

Anonimo ha detto...

si.
ma la sbidicuda della sbrindellona come se fosse antani,come faceva?
ho provato la supercazzola al circolo di an a sannicola,ma ci assani sempre vuoto!
faceva du...du....forse per handicappo di altitudine,no?
se porgete l'indice al presidente,vedete che...stuzzica...e prematuro anche.
ma non la mollo!
allora io potrei dire solo due parole....come.....vice-presidente rocco!
Marrocco???
antani....come se fosse antani per due!
la blindo a voi,con dominus viscus tecum,mie cari reduci della super cazzole.
scappello e riverisco la magra confraternita.

Conte Lello Mascetti

Anonimo ha detto...

prematurata la super cazzola censorea o scherziamo???
Conte Mascetti