sabato 27 settembre 2008

RIUNIONE PRE - CONSIGLIO COMUNALE

DOMENICA 28 ORE 15.00
RIUNIONE SEGRETERIA
CONSIGLIERI COMUNALI
DIRETTIVO
AZIONE GIOVANI
C/O VIA REGINA ELENA 16

ALITALIA, SI AL PIANO C.A.I.


Polverini: “Il sindacato confederale ritrova la sua dialettica interna e dà risposte ai lavoratori”
“Ci auguriamo che prevalga il senso di responsabilità da parte di tutti e che ci si faccia carico dell'interesse generale”. Con queste parole il segretario generale dell’Ugl, Renata Polverini, ha commentato la sua firma insieme a quella degli altri tre segretari generali di Cgil, Cisl e Uil a palazzo Chigi sui protocolli relativi all’offerta Cai per l’acquisto di Alitalia. I protocolli si riferiscono all'accordo quadro sul piano industriale e sui nuovi contratti di lavoro. Il tavolo delle trattaive rimarrà aperto fino alle 13 del 26 settembre per dare la possibilità alle associazioni professionali di firmare il documento.Il leader dell'Ugl ha sottolineato come “Il sindacato confederale ritrova la sua dialettica interna e porta risposte concrete a 20mila lavoratori e al paese”. Infine ha sottolineato come “il testo è quello che porta la data di allora”, spiegando che il testo è il medesimo di quello sul quale si era trovata una prima intesa.

mercoledì 24 settembre 2008

ALITALIA: "LA CGIL ARRETRATA CULTURALMENTE"




Al di là del fatto specifico la vicenda Alitalia è servita a dare una rappresentazione esatta della situazione di arretratezza culturale del sindacato (o almeno di un sindacato) ad oggi. La spaccatura fra Cgil da un lato e Cisl, Ugl e Uil dall'altro attesta questo convincimento, stabilendo una ideale linea di confine fra (appunto) l'arretratezza del primo e l'evoluzione degli altri. Più volte è stato affrontato il problema come ipotesi di studio e oggi la realtà dei fatti dà ragione alle tesi politiche della destra. E non possiamo che registrare con soddisfazione che 3 grossi sindacati su 4 abbiano compreso la necessità e l'urgenza di abbandonare anacronistiche posizioni ideologiche per affrontare con serietà e responsabilità il tema spinoso del lavoro nella sua attualità. Una attualità che non consente più (e per fortuna!) la conservazione di privilegi, ma che è legata al concetto di produttività reale individuando nel lavoro una conquista quotidiana basata sulla voglia di fare, sulla motivazione di produrre insieme, non contro, con il datore di lavoro, sulla necessità di mostrare quotidianamente a sé stessi e agli altri che il merito viene premiato in termini qualitativi e quantitativi. La proposta di Cai di legare il 40% del salario alla produttività prevedendo contestualmente la compartecipazione agli utili dell'azienda nella misura del 7% ai dipendenti, rappresenta una vera e propria rivoluzione culturale in tema di lavoro. Rompe gli antichi schemi di affinità ideologiche tra Partito e Sindacato, pone la parola fine alla conflittualità permanente così cara (ma quanto arcaica!) alla Sinistra, rende i lavoratori parte attiva di un processo produttivo legato ad un profitto condiviso. Vi par poco? Una rivoluzione vera (!) alla quale Epifani e compagni evidentemente non sono pronti. Ma è fonte di speranza registrare che almeno gli altri abbiano compreso che il sindacato non può che essere un soggetto dinamico, forse ancor più dei soggetti politici. E' il grande tema del futuro. E la vicenda Alitalia contribuisce più di ogni eventuale intervento normativo alla modernizzazione del sindacato, che non poteva che andar di pari passo con la modernizzazione dello Stato.

mercoledì 17 settembre 2008

MANIFESTO AN


Federico Iadicicco (Presidente AG Roma) - LETTERA APERTA AD OGNI ITALIANO - RIFLESSIONI SULL' ANTI-FASCISMO


Carissimo,
non ti scrivo per riaprire il dibattito sul ventennio fascista, non credo infatti che questa debba essere la mia prima preoccupazione di eletto nelle istituzioni e di dirigente politico. Penso piuttosto che sia materia per gli storici e, da questo punto di vista, mi riconosco appieno nelle posizioni di Renzo De Felice e Gianpaolo Pansa. Penso anche che sia materia sulla quale, giustamente, si interrogano le più alte cariche istituzionali, che in questo modo cercano di portare a compimento il difficile processo di pacificazione nazionale. Ti scrivo invece a proposito del dibattito sulla necessità o meno di dirsi anti-fascisti, per condividere con te alcune riflessioni. Circa due anni fa, non nel 1943, il più importante sito della rete antifascista italiana, Indymedia, pubblicò un articolo di commento a una iniziativa di Azione giovani di Roma e ritenne utile mettere vicino al mio nome anche il mio indirizzo di casa, con l'evidente intento di puntare l'indice contro di me e di indicarmi come bersaglio da colpire. Ho pensato: “Come potrei aderire alla cerchia dei miei aguzzini? Come potrei dichiararmi antifascista?”. Ma sono andato oltre per non farne una questione personale.Mi sono ricordato poi che negli ultimi 5 anni, non nel 1943, almeno per una ventina di volte le nostre sedi sono state bersaglio di assalti, devastazioni, attentati incendiari, da parte di personaggi che si vantavano di essere antifascisti. Mi ci vedi a tirare le bombe molotov contro una sede di partito? Addirittura contro una sede del mio partito? Mi sono detto no, non posso essere antifascista. Poi riflettendo ho fatto autocritica e ho pensato che magari sono troppo legato a questa idea delle sedi quelle che una volta si chiamavano "sezioni". Allora sono andato avanti.Mi sono ricordato, però, che negli ultimi cinque anni, non nel 1943, i ragazzi di Ag in tutta Italia hanno subito numerose aggressioni nel nome dell'antifascismo, aggressioni verbali e fisiche, bastonate, sprangate per capirci. Ti sembra possibile che il presidente di Azione giovani a Roma si aggiri per la sua città a sprangare i propri ragazzi? “No, non posso proprio essere antifascista”, ho pensato ancora fra me e me. Poi per non lasciare nulla di intentato ho detto magari sono troppo sentimentale, così legato a questi ragazzi con i quali condivido un percorso umano prima che politico.Sono andato un po' indietro nel tempo fra gli anni Settanta e Ottanta, comunque non nel 1943, e mi è venuto alla mente che alcune decine di ragazzi come me, che facevano quello che faccio io oggi, sono stati uccisi dall'odio degli antifascisti e francamente a quel punto sono crollato. Ce l’ho messa tutta per trovare un motivo valido per essere antifascista ma non l'ho proprio trovato anzi ne ho trovati molti per non esserlo.A questo punto ti prego di capirmi e con me tutti i ragazzi di Azione Giovani. Prego Dio affinché ci dia la forza di perdonare chi in nome dell’antifascismo ha ucciso giovani vite innocenti; ma cerca di comprenderci noi non possiamo essere, non vogliamo essere e non saremo mai antifascisti.


Federico Iadicicco(Presidente Azione Giovani Roma)


“Io vi risponderò con Paolo di Tarso, che non faccio il bene che pure voglio, ma il male che non voglio, ed aggiungerò che l’angelo che in noi dorme, suole svegliarsi quando la bestia lo trascina, e destandosi piange la sua schiavitù e la sua disgrazia. Quanti buoni sentimenti nascono dalle cattive azioni in cui la bestia ci precipita”


Miguel De Unamuno

lunedì 15 settembre 2008

Lecce Prima.it - Mantovano: "Lo Stato c'è, alla larga dai criminali" - Quotidiano on-line del Salento

Lecce Prima.it - Mantovano: "Lo Stato c'è, alla larga dai criminali" - Quotidiano on-line del Salento

CAMBIARE IDEA E' LECITO, MA LA SUA NON E' PIU' DESTRA - di MARCELLO VENEZIANI


Ragazzi di destra non fischiate Fini. Non indignatevi e non scandalizzatevi a sentirlo definire la destra come antifascista, a bollare il fascismo come male assoluto, a tirare le orecchie ad Alemanno e La Russa, a elogiare i partigiani e condannare i combattenti della repubblica sociale. Non fischiatelo, oramai è un altro. Ha cambiato opinione, e che lo faccia per convenienza o per carriera personale, non muta la sostanza. E’ lecito cambiare idea, ha tutto il diritto di dire il contrario di qule che pensava fino alla tenera età di quarant’anni quando sognava il fascismo del Duemila.
Anzi aggiungo a sua discolpa che se dubitate della sua buona fede di antifascista ora, potete dubitare pure della sua condizione di fascista di ieri: forse davvero non credeva in niente, ieri come oggi; era una fatto superficiale e perciò non gli è costato molto smentirsi in modo così radicale. Va tutto bene, per carità. Ora, tolto so scudo protettivo dell’appartenenza, Fini ora sarà giudicato per quel che vale lui e per cosa fa in concreto e non più per quel che rappresenta e da cui proviene.
Solo una cosa obbietto: Fini con la destra non c’ entra più niente, con qualunque destra, a cominciare da Alleanza Nazionale, abbia la lealtà di dirlo chiaro e forte. Perché una destra vera, libera,moderna e democratica, anche conservatrice, libertaria e tradizionalista, non si definisce antifascista e non giudica il fascismo come un male assoluto; la reputa morto il fascismo insieme all’antifascismo, non proponibili ambedue sul piano politico, e reputa il fascismo un fenomeno davvero complesso da affrontare sul piano storico, irrimediabilmente legato alla sua epoca, tra nazionalismi, guerre e comunismi feroci; un regime autoritario e non totalitario, una dittatura col consenso popolare, non paragonabile al nazismo e al comunismo.

Una destra vera non accetta subalternità ideologiche verso la sinistra, riconosce il ruolo nefasto che ha avuto l’antifascismo a fascismo morto, in tutti questi anni, dopo averne rispettato il valore e l’esempio quando il fascismo era in auge. E una destra vera ha dignità, non sta in ginocchio col cappello in mano a ripetere quel che intimano di ripetere per farsi accettare nel club.
Una destra vera, per esempio, piuttosto che con Alemanno e La Russa, se la prende con i Veltroni che speculano sulla Shoah per mettere in difficoltà Amato e boicottare la sua commissione; o con i mediocri questurini dell’ideologia antifascista, come Angelo d’Orsi che l’altro giorno schedava gli storici revisionisti e li additava al pubblico disprezzo.
Se Fini esplicita che oramai è estraneo alla destra, insofferente verso il suo partito e il suo stesso passato, se riconosce come il fu Mattia Pascal con una nuova identità e dichiara morto il precedente Fini, allora tutti i dettagli vanno a posto e nessuno può dir nulla. Ma non può trascinare in questo vortice cinico e nichilista tutto un mondo, un’area, una cultura perfino.
Non può, per raccattare qualche caramella da media e da qualche salotto buono, abbandonare i milioni di elettori o gettare fango su chi si trova oggi a subire disprezzo e discriminazione solo perché ha un diverso giudizio storico sul Novecento. Fini non può raccogliere voti a destra, in quella destra, per spenderli poi in modo opposto; tradisce un mandato.
Fini è oramai un single in politica, una new entry di fresca verginità, in attesa di collocazione e ruolo. Libero lui ma liberi anche i suoi elettori, una volta escluso il legame di appartenenza, di scegliersi come loro rappresentanti altri che magari abbiano dato prova di qualità nel governo; che so Tremonti o Formigoni, Maroni o la Moratti, oltre che Berlusconi.
Quel che mi pare assurdo, semmai è il silenzio ossequioso del suo ex partito e dei suoi dignitari, anche se la parola dignità in questo caso stride. Ma non vedete che vi sta riducendo ad una banda di straccioni homeless?

Venti, quindici anni fa, quando Fini si definiva Fascista del duemila, io scrivevo libri e articoli per liquidare il neofascismo, esortando l’Italia, la destra e la sinistra a trasferire il fascismo e l’antifascismo dall’agone politico al giudizio storico. Archiviateli, dicevo, non possono essere ragione di dignità, divisione e discriminazione politica. Consideravo il Fascismo morto e sepolto; assurdo e caricaturale il tentativo di rimetterlo in vita.
Sostenevo la sproporzione geometrica di rimpiangere per quarant’anni un evento storico durato la metà; figuratevi ora che sono trascorsi più di sessant’anni. Liberatevi dal complesso del fascismo, la destra non si può chiudere in quella monocamerata con balcone.
Gli almirantiani come Fini consideravano queste posizioni di nuova destra come tradimenti.
Vent’anni dopo io non ho mutato giudizio, al contrario Fini, prima retoricamente fascista ora retoricamente antifascista.
Fatto suoi, ma non coincidono più con l’area di quelli che rappresentava. Perché una destra viva e vera non nutre affatto desideri di revanscismo ma difende la revisione storica e difende il diritto ad avere un giudizio storico sul passato; fermo restando che una vera destra sta con la tradizione e non si chiude in uno scorcio turbolento del passato. Il fascismo è morto e sepolto, figuriamoci le sue pulci postume che saltellano dal neofascismo all’antifascismo, campando ora dell’uno ora dell’altro.

Marcello Veneziani

IL FASCISMO E LO STATO SOCIALE: ECCO A VOI IL "MALE ASSOLUTO" !...


TUTELA LAVORO DONNE E FANCIULLI R.D. N. 653 26-04-1923
ASSISTENZA OSPEDALIERA PER I POVERI R.D. N.2841 30-12-1923
ASSICURAZIONE CONTRO LA DISOCCUPAZIONE R.D. N.3158
30-12-1923
ASSICURAZIONE INVALIDITA’ E VECCHI R.D.N. 3158 30-12-1923
MATERNITA’ E INFANZIA R.D. 2277 10-12-1925
ASSISTENZA ILLEGGITTIMI ABBANDONATI R.D. N. 798 08-05-1927
ASSICURAZIONE CONTRO LA T.B.C. R.D. 2055 27-10-1927
ESENZIONI TRIBUTARIE FAMIGLIE NUMEROSE R.D. N. 1312 14-06-1928
ASSICURAZIONE CONTRO LE MALATTIE PROFESSIONALI R.D. 928 13-05-1929
OPERA NAZIONALE ORFANI DI GUERRA R.D. N. 1397 26-07-1929
I.N.A.I.L. R.D. 264 23-03-1933
ISTITUZIONE LIBRETTO DI LAVORO R.D. N. 10-01-1935
I.N.P.S. R.D.N. 1827 04-10-1935
RIDUZIONE SETTIMANA LAVOTARIVA 40 ORE R.D. N. 1768 29-05-1937
E.C.A. R.D. N. 847 03-06-1937
ASSEGNI FAMILIARI R.D. 1048 17-06-1937
CASSE RURALI E ARTIGIANE R.D.N. 1706 26-08-1937
TESSERA SANITARIA PER ADDETTI
SERVIZI DOMESTICI R.D. 1239 23-06-1939
I.N.A.M (ODIERNA ASL) R.D. 318 11-01-1943

lunedì 8 settembre 2008

venerdì 5 settembre 2008

"PERCORSO STORICO DEL TRICOLORE ITALIANO"


Rivolgiamo un attestato di stima al Presidente del Consiglio Comunale di Sannicola per aver voluto e organizzato nella nostra cittadina la mostra a cura dell'esercito italiano, sul percorso storico della bandira nazionale.
Inviatiamo i militanti di AN a partecipare numerosi all'iniziativa.

mercoledì 3 settembre 2008

RANDAGISMO


DA LECCEPRIMA.IT

"CARO SINDACO, PIÙ EDUCAZIONE PER I PADRONI DI CANI"

Riceviamo e pubblichiamo una lettera inviata dal signor Anselmo Manta all’amministrazione comunale di Sannicola. Oggetto: la situazione dei cani, randagi e non, in città.

***

Egregio Signor Sindaco,

nonché amico di vecchia data, mi rivolgo a Lei come primo cittadino, ma anche e, in particolare, agli Assessori al Randagismo (nuova nobile delega, molto apprezzata dai possessori di cani), al Turismo e alle Politiche Ambientali. Sono reduce da una breve vacanza a Sannicola. Mia figlia è ancora lì e ci rimarrà fino a metà settembre col nostro cane, regolarmente denunciato all'anagrafe canina del Comune di Bologna (dove risiediamo da qualche anno), fornito di microchip per il riconoscimento, sottoposto a tutte le vaccinazioni richieste.

Per i suoi bisogni quotidiani, Nina (questo è il nome del nostro cucciolo di labrador di nove mesi) viene accompagnata tutte le mattine, al guinzaglio, da mia figlia, che, munita di appositi sacchetti, provvede a raccoglierne le deiezioni, come è stata abituata qui a Bologna e come prevede, del resto, il regolamento relativamente ai cittadini detentori di cani di questo Comune).

Nei nostri contatti telefonici quotidiani, mia figlia lamenta spesso di essersi scontrata verbalmente con cittadini di codesto Comune e racconta episodi che vanno dalla richiesta del corrispettivo in danaro per l'acquisto della candeggina da versare sulla pipì di Nina, al trambusto provocato mentre il cane fa la cacca per costringerla a farla più in là, all'invito perentorio a raccoglierla subito, che, se non fosse per il disagio provocato dall'inaspettata reazione di quei Sannicolesi, che sicuramente non amano gli animali, susciterebbero solo qualche risata.

Ben più pericoloso è invece l'attacco di alcuni cani che mia figlia e Nina incontrano nel corso della loro passeggiata, che sono lasciati liberi dai loro padroni a fare paura e danno a chi vorrebbe godersi la frescura mattutina delle vie di Sannicola. Meritano un piccolo cenno, poi, le innumerevoli deiezioni dei cani randagi che si incontrano per strada, per non voler parlare di quelle dei cani che un padrone ce l'hanno, ma che la cacca la lascia lì per terra, tanto così fan tutti!

Mi rivolgo in particolar modo alla giovane Assessore al Randagismo, che averla penso non sia prerogativa di tutti i Comuni d'Italia. E che diamine! Forse un po’ di educazione andrebbe data a costoro facendo osservare delle semplici norme comportamentali sul rispetto reciproco tra gli esseri viventi, siano essi uomini o animali, e chissà se aprire un franco dialogo su questo argomento non possa servire ad avvicinarli alle Istituzioni. Spero nelle Vostre sensibilità, perché siano create migliori condizioni di ospitalità per coloro che abitano Sannicola e/o che la raggiungono per trascorrervi una serena vacanza con i loro amici a quattro zampe.

martedì 2 settembre 2008

INTERROGAZIONI AL SINDACO PRESENTATE DAL CONSIGLIERE COMUNALE DI AN ING.MARZIO MOLLE IN DATA 2-3 SETTEMBRE 2008


Al Sig. Sindaco del Comune di
SANNICOLA –LE-
Oggetto: Interrogazione relativa sicurezza stradale.

Il sottoscritto Molle Marzio, Consigliere Comunale eletto nella lista "Sannicola che Vorrei"
- considerato l’intervento del sottoscritto riguardo la sicurezza stradale, nella seduta del Consiglio Comunale del 29.05.2008, in cui veniva messo in evidenza la pericolosità della zona nei pressi del Centro Polivalente (via sferracavalli) e del tratto di strada Chiesanuova-Gallipoli dove non ci sono ne strisce pedonali, ne bande rumorose;

- Considerato l’intervento dello stesso, riguardo l’argomento in oggetto, nella seduta del Consiglio Comunale del 17.06.2008, in cui si chiedeva se in bilancio fossero previste delle risorse riguardo la messa in sicurezza delle zone:

§ Centro polivalente (via sferracavalli)

§ Strada Chiesanuova- Gallipoli (ingresso Chiesanuova)

§ Via ARADEO

§ Via Umberto 1°

§ Via Alcide De Gasperi (ingresso Alezio)

- Vista la delibera di giunta N°92 del 27 giugno 2008, con oggetto “Sistema di rilevamento automatico per il Comando di Polizia Municipale”, con la quale viene deliberato di dotare il Comando di Polizia Municipale di un sistema di rilevamento automatico delle infrazioni da passaggio con il rosso semaforico da installarsi ai semafori degli incroci Sannicola – Chiesanuova e Sannicola – Lido conchiglie (nei pressi del Campo sportivo) per prevenire i rischi e garantire quanto più possibile la sicurezza stradale;

CHIEDE

alla S.V. di volere illustrare, nel corso della seduta del Consiglio Comunale di prossima convocazione
1. come i sistemi di rilevamento automatico installati nelle zone definite dalla delibera di giunta N°92 del 27 giugno 2008 possano rendere sicure le zone interessate

2. Come intende rendere sicure le altre zone di cui sopra, in particolar modo Via Aradeo

3. le intenzioni dell'Amministrazione circa eventuali installazioni di bande rumorose e/o rotarie e tempi tecnici di realizzazione.

4. le intenzioni dell'Amministrazione circa eventuali interventi che intende intraprendere, a livello di sicurezza stradale, con la Provincia per quelle zone che sono sotto la gestione di quest’ultima.

Con Osservanza.




Al Sig. Sindaco del Comune di
SANNICOLA –LE-


Oggetto: Interrogazione relativa a interventi di manutenzione Ingressi CIMITERO.


Il sottoscritto Molle Marzio, Consigliere Comunale eletto nella lista "Sannicola che Vorrei"
- Considerata la situazione in cui versa il soffitto del portico d’ingresso del Cimitero;


CHIEDE


alla S.V. di volere illustrare, nel corso della seduta del Consiglio Comunale di prossima convocazione, quando l’amministrazione intende procedere al risanamento di cui all’oggetto, e in quale voce di bilancio intende far pesare tale intervento.

Con Osservanza.



Al Sig. Sindaco del Comune di
SANNICOLA –LE-

Oggetto: Interrogazione relativa “ISTITUZIONE NONNO VIGILE”

Il sottoscritto Molle Marzio, Consigliere Comunale eletto nella lista "Sannicola che Vorrei"
• Considerata la Delibera del Consiglio Comunale N. 28, del 7/08/2007, con la quale veniva deliberato, su proposta del Consiglio d’Istituto, l’approvazione dell’iniziativa della istituzione del “Nonno Vigile” a partire dal prossimo anno scolastico (2008/2009);

• Considerata la Delibera del Consiglio Comunale N.34 del 2/10/2007, con la quale viene approvato il Regolamento per il rapporto fra l’Amministrazione e le persone che intendono svolgere attività di volontariato. “Nonno Vigile”.

• Considerata la Delibera di Giunta n.3 del 22/01/2008, con la quale viene deliberato di accettare la proposta di adesione del Signor Mercuri Claudio di svolgere il servizio gratuito di “Nonno Vigile” secondo quanto indicato nel regolamento.

• Considerato l’imminente inizio dell’anno Scolastico (2008/09),

CHIEDE

alla S.V. di volere illustrare, nel corso della seduta del Consiglio Comunale di prossima convocazione, in quale fase di attuazione si trova tale iniziativa.

Con Osservanza.



lunedì 1 settembre 2008

MOZIONE DI AN: "COMMISSIONE COMUNALE PER LA SICUREZZA STRADALE"

AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI SANNICOLA
AL SINDACO
AI CONSIGLIERI TUTTI

E p.c. rappresentati partiti politici e associazioni presenti sul territorio

Mozione

Oggetto: Proposta di istituzione della “commissione comunale per la sicurezza stradale”.

Premesso che
Sannicola risulta tra i comuni più colpiti dalla perdita di giovani vite in incidenti stradali,


tenuto conto
delle molteplici tragedie avvenute sulle strade del Salento nell’estate appena trascorsa,

invitiamo il Consiglio Comunale di Sannicola
ad assumere una posizione decisa e fattiva, ovviamente nei limiti delle proprie funzioni, facendosi promotore di iniziative atte a scongiurare altre analoghe sciagure.


La tutela del bene più prezioso, che è la vita, a nostro parere, deve avvenire primariamente nella culla naturale: la comunità di appartenenza.


Per tale ragione,come azione primaria e significativa,
il Consiglio Comunale si impegna
ad istituire una “commissione comunale per la sicurezza stradale”.


La stessa, composta da rappresentanti delle forze dell’ordine, delle associazioni culturali e sportive, delle parrocchie,del volontariato, degli istituti scolastici, dei partiti politici, avrà la funzione specifica di promuovere un’ intensa attività di informazione e comunicazione rivolta in particolare ai ragazzi, ma anche agli adulti; si avvarrà del compito di individuare ogni azione mirata a rendere le nostre strade più sicure allo scopo di sensibilizzare e quindi responsabilizzare gli stessi avventori della strada. Un lavoro sinergico con le istituzioni a tutti i livelli.
La commissione non graverà sulle casse del comune; ogni componente vi parteciperà a titolo di volontariato gratuito.
Sarà il Consiglio Comunale ad indicare tempi e modi per la composizione della succitata commissione.

Sannicola, 29 agosto 2008


I CONSIGLIERI COMUNALI

Dott. ssa Daniela talà
Ing. Mazio Molle
IL PRESIDENTE
AntonioIngrosso