giovedì 30 ottobre 2008

ROVESCIARE IL ’68



Il Decreto del ministro Gelmini è legge e sicuramente domani, anche a Lecce, l’Onda Anomala si farà sentire per lo sciopero generale indetto dal mondo della scuola e dell’Università.

Possibile che gli studenti universitari leccesi non vedano come troppi corsi di laurea, troppi docenti, troppe spese non istituzionali, ed una mania di grandezza che ha moltiplicato le sedi universitarie a Taranto e a Brindisi abbiano sottratto alla cultura, all’insegnamento e alla formazione ingenti risorse finanziarie?

Il Decreto del ministro Gelmini è legge e sicuramente domani, anche a Lecce, l’Onda Anomala si farà sentire per lo sciopero generale indetto dal mondo della scuola e dell’Università.

La vera anomalia è quella del movimento degli studenti che, almeno quelli più rumorosi, anche a Lecce, sembrano difendere più gli interessi della casta dei professori e dei presidi, che i propri.

Insegnanti ed alunni, delle medie superiori e dell’università, sono scesi in campo con occupazioni, cortei, lezioni in piazza, manifestazioni di protesta nei confronti della riforma del ministro Mariastella Gelmini, per la preoccupazione che possa venire ridotto il tempo pieno, per la tutela delle scuole di montagna con meno di cinquanta alunni, per disapprovare il ritorno al maestro unico (seppur affiancato dall’insegnante di religione e da quello di inglese), per voti espressi in decimi, per il 5 in condotta, per il blocco dei manuali per cinque anni. E’ questo il cuore della legge approvata, che ha come obiettivo la riforma della Scuola Elementare.

Il decreto Gelmini riforma la Scuola Elementare, i tagli all’Università erano invece inseriti nella manovra economica del governo Berlusconi presentata a giugno ed approvata nel mese di agosto.

Ma, anche quando la protesta sembra indirizzarsi verso i problemi propri dell’università, l’Onda Anomala si schiera dalla parte del potere, dei baroni. Le Università lamentano il taglio dei fondi di finanziamento ordinario ma non spiegano come gli Atenei siano diventati, nel corso dell’ultimo decennio, dei formidabili centri di spesa. Possibile che gli studenti universitari leccesi non vedano come troppi corsi di laurea, troppi docenti, troppe spese non istituzionali, ed una mania di grandezza che ha moltiplicato le sedi universitarie a Taranto e a Brindisi abbiano sottratto alla cultura, all’insegnamento e alla formazione ingenti risorse finanziarie? E’ vero, o no, che girando fra le aule universitarie dell’Università del Salento, si assiste ad insegnamenti che sono seguiti da cinque o sei studenti? A chi giova: agli studenti o ai professori?

Vendola ed Emiliano, ieri, a Bari si sono messi alla testa del corteo studentesco per conservare l’esistente nel nome di una sinistra che difende i costosi privilegi della casta baronale (il sistema universitario, ormai, esclude i diversi…i non raccomandati, infatti, sono poche eccezioni). Per fortuna ci sono anche tanti studenti che lottano per la selezione dei meritevoli, per il rispetto degli alunni, per l’efficacia e per l’efficienza nella scuola, perché le risorse siano investite per una scuola di qualità, per lo sviluppo e la ricerca.


Roberto Tundo

Componente della Direzione Nazionale di An

Coordinatore regionale Destra Sociale


mercoledì 29 ottobre 2008

4 Novembre - Giornata delle Forze Armate e dell' Unità Nazionale


Il 4 novembre 1918, novanta anni fa, aveva termine il primo conflitto mondiale. La "Grande Guerra" è un evento che ha segnato profondamente l’inizio del XXº secolo, determinando radicali mutamenti politici e sociali. La data, che celebra la fine vittoriosa della guerra, commemora la firma dell’armistizio siglato a Villa Giusti (Padova) con l’Impero austro-ungarico. Il 4 novembre, nel tempo, è divenuta la giornata dedicata alle Forze Armate e all’Unità Nazionale. La giornata vuole ricordare in special modo tutti coloro, soprattutto giovanissimi, che sono morti nell’adempimento delle loro funzioni militari.
L'elemento innovativo, rispetto alle scorse edizioni sostanzialmente incentrate sull’apertura delle caserme ai cittadini, che pure permangono, consiste nel creare nuove occasioni d’incontro tra cittadini e Forze Armate, rinsaldando un legame storico tra la società italiana e gli uomini e donne "con le stellette". Il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, nel presentare il programma delle celebrazioni sottolinea come le Forze Armate "siano percepite dai cittadini come presidio di libertà e sicurezza e riconosciute come garanzie delle Istituzioni democratiche".
Iscritti, militanti e simpatizzanti sono invitati a partecipare alla cerimonia di commemorazione cittadina.

domenica 26 ottobre 2008

LETTERA APERTA AL SEGRETARIO DI F.I. MINO PICCIONE

Alla cortese attenzione del segretario di F.I. – Mino Piccione

Caro segretario,
intendo rivolgere a te, a Graziano Scorrano, all’avv. Baldassarre, vive congratulazioni per il comizio di oggi.
Siete stati efficaci, precisi, puntali, nel rispondere (fatti e dati alla mano) alle “vecchie canaglie” del PD cittadino.
Tu sai bene che nonostante tutto e tutti non ho mai smesso di credere nel tuo potenziale politico, così come approvo e sottoscrivo l’efficacia con la quale porti avanti, insieme ai tuoi collaboratori, l’opposizione a questa obsoleta e dannosa classe dirigente.

Se pur con toni e metodi differenti, altrettanto stanno facendo gli altri consiglieri comunali di AN- PDL. Nessuno sconto bisogna concedere a “lorsignori” della sinistra.

Che sia opposizione costruttiva, ma di severo e rigoroso quotidiano controllo.
A questo punto, dopo una campagna elettorale inverosimile, è d’obbligo ritrovarsi.
Le ragioni, i torti, le responsabilità delle azioni del più vicino passato, sono molteplici e vicendevolmente imputabili. Senza alcun dubbio mi ritrovo ancora a sottoscrivere un’analisi politica più volte espletata, così come credo tu stesso certamente difenderai le ragioni che ti hanno indotto a compiere determinate scelte.

Realismo politico, finalizzato al bene di un’intera comunità di centrodestra, impone però di assumere oggi, atteggiamenti e comportamenti differenti, nell’ottica di un’ unità che deve essere autentica.

Occorre comporre un PDL forte e vincente, che includa organicamente tutti coloro che hanno a cuore il futuro di Sannicola, che sono portatori, in questa comunità,
dei valori, della cultura politica, civile e sociale, del centrodestra nazionale ed europeo.
E’ bene che i personalismi che hanno caratterizzato il passato, lascino il passo al primato della Politica.

I segretari dei partiti, possono essere, così come nella storia sono sempre stati, più o meno condivisi.
Questi vanno e vengono.
Le comunità, i popoli, però, rimangono.

Sono le stesse scelte politiche ad influire sul destino di una nazione, ma anche di una piccola comunità cittadina.
In questi mesi, il più delle volte, ho preferito tacere e meditare su quanto è accaduto nelle passate elezioni amministrative.
Ai continui, beceri, fasulli e strumentali attacchi personali che ho ricevuto (anche sul vostro blog), ho scelto di non rispondere, per evitare di alimentare le solite polemiche dannose.
In alcuni casi, ho intrapreso le vie legali.

Oggi mi rivolgo a te in prima persona e non a caso decido di farlo pubblicamente.

Sannicola, a differenza di altri comuni, richiede un processo particolare per la creazione del PDL.

Si deve coscientemente prendere atto di una oggettiva frattura fresca di data, tra due tronconi, che non possono definirsi solo col nome di F.I. o AN.
Le urne hanno legittimato due componenti politiche con lo scarto di 160 voti per differenza.

Sullo scenario del centrodestra,di fatto, rimane una grande confusione.

Obbiettivamente bisogna prendere atto che non sarà la messa in disparte del capro espiatorio di turno a ricomporre una lacerante frattura, che quasi nulla ha di politico.

Se riconosci questo e non hai la presunzione dell’”autosufficienza” che ti porterà nel giro di poco a dilapidare tutto ciò che nel futuro potrà presentarsi come una serie di importanti risultati (storici), si possono avviare una serie di ragionamenti politici.

Parlo di ragionamenti politici, che siano anche pubblici e condivisi, mai di accordi, ne con il sottoscritto, ne con chicchessia.
A differenza della sinistra cittadina, la compattezza del PDL non dovrà usare come collante accordi sulle poltrone, incarichi,ecc.
Perciò, cerchiamo insieme un percorso da seguire, che sia parallelo o anticipatorio dei procedimenti regolati dai vertici nazionali, regionali e provinciali.

Attiviamo dei tavoli di discussione, immergiamoci in una profonda analisi con spirito positivo e costruttivo, aggreghiamo tutte le componenti rappresentative (più o meno critiche, più o meno dissidenti), accettiamo come valore fondamentale il principio che nel PDL cittadino si debbano riconoscere tutti gli elettori che hanno votato PDL alle elezioni nazionali.

Soprattutto teniamo alla larga e smascheriamo, prove alla mano, coloro che intendono utilizzare la politica per arricchirsi o per tornaconti personali.

Il sottoscritto si è impegnato con i tesserati al circolo di AN di indire un’assemblea, che si svolgerà a breve per sviluppare questi temi.

La proposta però che giro a te è un’ altra:
organizzare oggi a Sannicola un’unica assemblea dei due partiti, con l’intento di sciogliere ogni nodo sul passato ed avviarsi unitariamente, dopo un processo di chiarificazione, alla composizione del PDL.

Sempre che non si scelga la via del dirigismo dall’alto, metodo che non ci vedrà impegnati nella condivisione,
non credi sia un passo obbligato per creare un PDL fattivamente democratico e condiviso ?

Sannicola aspetta un segnale nuovo. Sannicola vuole il centrodestra unito e vincente.

Tutto il resto, le tattiche, i giochi al vetriolo, la disputa dei muscoli, porterà di certo risultati a pochi (fino ad un certo punto), a danno sempre e solo di molti.

Mi aspetto da te delle risposte concrete, dalle quali scaturirà il futuro del centrodestra nel nostro comune.

Con stima

Tony Ingrosso

domenica 19 ottobre 2008

SWAP PER 198 MILIONI IN PICCHIATA, NEL SALENTO 23 COMUNI (SANNICOLA COMPRESO) "TREMANO"

La parola d’ordine è «niente allarmismi» ma è inutile nasconderlo: il malato non gode proprio ottima salute. La crisi finanziaria mondiale provocata soprattutto dai cosiddetti «prodotti derivati», orgoglio della «finanza creativa» non fa vivere momenti tranquilli a molti amministratori locali che negli swap avevano intravisto una bella scommessa da vincere e che invece costa cara. Con imprevedibili ripercussioni nel futuro più o meno immediato. E se molti comuni assicurano che non corrono rischi perchè i contratti sono in scadenza o sono stati già bloccati, i dati numerici lasciano perplessi. Infatti, 23 comuni salentini hanno sottoscritto con le banche swap per complessivi 198 milioni 169 mila euro. Alcuni sono estinti, altri in essere. Ecco i centri coinvolti: Lecce (105 milioni di euro), Casarano (dieci), Veglie (8 milioni 262 mila euro), Sannicola (3,645), Ugento (5,520), Maglie (5,743), Lequile (1,761), Guagnano (1,619), Copertino (9,162), Gallipoli (7,408), Calimera (1,649), Campi (1,991), Caprarica di Lecce (1,260), Diso (1,055), Melendugno (3,587), Otranto (2,221), Tuglie (1,372), Taviano(5,872), Cursi (2,700), Acquarica del Capo (0,829), Castrignano dei Greci (0,617), Trepuzzi (12,600), Galatone (4,288).
Ogni comune, ovviamente, è un caso a sè. Situazione difficile ma non gravissima o vera e propria mattanza per le casse comunali? I giudizi sugli Swap, gli strumenti di finanza derivata a tasso variabile adottati dal comune di Casarano, sono contrastanti. Secondo il capogruppo consiliare di Forza Italia, Giampiero Marrella, l’operazione Swap costerebbe alle casse comunali circa 100mila euro l’anno, con un trend che, essendo legato all’oscillazione dei tassi di interesse, risulta negativo. Le cifre sono aggiornate alla scorsa primavera, poiché ancora si è in attesa di visionare la relazione relativa all’ul - timo semestre. Nel giugno del 2005, il consiglio comunale decise di rinegoziare i mutui contratti con la Cassa depositi e prestiti, circa 10milioni di euro, con un prestito obbligazionario a tasso fisso che prevedeva l’emissione dei Buoni ordinari comunali (Boc) per il tramite della banca Opi. In quell’occasione, lo stesso assessore al Bilancio, nonché vicesindaco, Gabriele Caputo (Pd), giudicò l’ipotesi della finanza derivata come «rischiosa e quindi da scartare».
Nonostante ciò, la delibera dava mandato al responsabile dei servizi finanziari di procedere in quella direzione, qualora lo avesse ritenuto necessario. Detto, fatto. Nel marzo 2006, si procedette all’aggancio dei Boc agli Swap, passando da un tasso fisso ad uno variabile. Un’operazione che Marrella definisce «scellerata, perché presa in un momento in cui tutti gli analisti segnalavano un andamento assolutamente negativo».
Quanto inciderà questa operazione sulle finanze comunali quando, nel 2025, scadrà il relativo contratto, non è dato sapere. Quel che è certo è che, dopo aver portato ad un risparmio di 150mila euro nel primo anno, nei successivi tre semestri è costata alle casse comunali rispettivamente 60, 50 e 40mila euro, giungendo ad un bilancio di sostaziale pareggio. Con il tasso di interesse che, partendo dal 2,7 per cento, nel frattempo ha sfondato quota 5. Proprio la decisione di adottare gli Swap è stata una delle cause che ha portato alle dimissioni di tre dei cinque membri della commissione Bilancio, con il conseguente scioglimento della stessa.
Secondo la maggioranza, però, un atteggiamento allarmista non è giustificato. «È chiaro», precisa Caputo, «che tutto è legato alle oscillazioni del tasso. Tuttavia, al momento della stipula del contratto abbiamo messo dei paletti per i quali la fluttazione non può salire al di sopra di una certa soglia. Ad ogni modo, l’andamento degli Swap non è legato a quello delle borse, come erroneamente si crede, ma all’oscillazione dei tassi. Se poi, come potrebbe accadere, la Banca centrale deciderà di intervenire con un abbassamento dei tassi, questo provvedimento favorirebbe una congiuntura che al momento, pur non potendo noi sbilanciarci in previsioni, non è delle più favorevoli».
Dall’entroterra alle rive dello Jonio. Il Comune di Gallipoli è stato il secondo in Puglia a ricorrere agli strumenti finanziari derivati ma, va detto subito, è stata una scelta fino ad oggi proficua, con il rischio, qualora le cose dovessero andare male come tutto lascia presagire, di cadere comunque in piedi.
La prima operazione di swap attuata oltre un lustro addietro con l’Unicredit per iniziativa del dirigente del settore economico-finanziario del Com une, Pantaleo Isceri, si concluse con un utile di circa 200 mila euro. Per questo, nel 2006, quando si può dire che ormai tale operazione fosse «di moda», l’amministrazione decise di ripercorrere la stessa via, questa volta con il Monte dei Paschi di Siena; l’assenso degli uffici fu subordinato ad una condizione, risultata anch’essa vincente: l’accantonamento degli utili per fronteggiare eventuali perdite.
In conseguenza, grazie ad un favorevole avvio dell’esperienza, fino ad ora il Comune ha costituito, con oltre 350 mila euro, quel «fondo di fluttuazione» che consente di guardare con tranquillità all’attuale congiuntura negativa. Nel 2005 il Comune ha anche convertito i mutui (un passivo che dovrebbe aggirarsi sui 15 milioni di euro): ha contratto dei Boc-Buoni ordinari del Comune, coprendo il debito esistente con la Cassa depositi e prestiti, ottenendo una riduzione del tasso dal 6 al 4 per cento e pertanto con un risparmio di circa 300 mila euro l’anno. E siccome il tasso è fisso, si comprende perché Isceri sostiene che tale operazione rimane valida e la rifarebbe.
E lo swap? In tale caso, non si può mai trattare di risparmio certo, ma di variabili legate a titoli, obbligazioni o prodotti (l’andamento del prezzo del petrolio può dare un’idea dell’ampiezza delle oscillazioni e dei contraccolpi), per cui si possono materialmente incassare plus valenze o pagare perdite. Quest’anno si era profilato negativo già prima dell’esplosione della vicenda mutui-facili statunitensi, ma la riserva accantonata consente al Comune di guardare con tranquillità alle, più che probabili, perdite dei prossimi anni.a.n. e g.a.


La Gazzetta del Mezzogiorno

sabato 11 ottobre 2008

FIERA DI SAN SIMONE: FESTA DELLA CIVILTA' MEDITERRANEA, RURALE E CONTADINA

Già in altre occasioni, abbiamo rilevato l' importanza che crediamo debba essere riconosciuta ad una manifestazione dalle antiche origini popolari: la Fiera di San Simone.
Risulta, dunque, necessario creare una fondazione finalizzata al recupero storico – culturale della stessa e quindi ad un conseguente rilancio in chiave moderna per garantire alla nostra comunità anche un ritorno economico.

La vecchia manifestazione, oramai ridotta ad un dozzinale mercato di paese, con l'impiego di risorse umane altamente qualificate, può divenire evento di respiro nazionale e quindi di promozione del nostro territorio.

Ecco perchè la creazione di una fondazione atta a recepire sia capitale umano che finanziario(pubblico e privato).

Per realizzare in chiave moderna quella che potrebbe diventare la festa della civiltà mediterranea, rurale e contadina, occorre, in primo luogo, effettuare una profonda riflessione sull’evoluzione compiuta dalla nostra stessa civiltà.

E' bene sottolineare che, ci professiamo assolutamente contrari ad una gestione del nostro patrimonio culturale legato alle antiche tradizioni,in una logica politico-economica avulsa dalla storia, in cui ci si preoccupa esclusivamente
di produrre un “grande show” sotto forma di nuovo prodotto turistico da includere nella miracolosa macchina del “marketing territoriale” ,tutto salentino e quindi privo di rigore e professionalità.

La Fiera di San Simone è uno dei pochi gesti collettivi storici di Sannicola, rimasti ancora in vita.

Occorre recuperare il suo valore religioso ed effettuare uno studio su eventuali aspetti legati a riti propiziatori connessi alla antica manifestazione.

La nostra richiesta è quella di non disperdere uno degli ultimi “segni” miracolosamente sopravvissuti a tutti i disfacimenti del nostro territorio e che, siamo fermi nel dire, non debba essere utilizzato solo sottoforma di “nuovo brand” per eludere l’incapacità di riorganizzare produttivamente una comunità che ha smarrito la propria matrice culturale, e che negli ultimi tempi ha scampato
il pericolo di essere costretta a subire (grazie a Dio e a noi dell’opposizione non è accaduto) logiche illusorie e dannose di sviluppo.

Nessuno vuole e deve svendere i propri gioielli rimasti in casa per qualche giorno di spettacolo vuoto e privo di originalità.

Promuoviamo piuttosto un nuovo modello di “festa rituale” legata alle tradizioni della terra, di manifestazione della cultura rurale e contadina, dove i segni del passato possano dialogare con i nuovi linguaggi della contemporaneità.

Trasferiamo il tutto nelle aree di campagna a ridosso del paese,
aggreghiamo all’antico mercato nuove forme di spettacolo: le diverse intelligenze del Mediterraneo, le nuove musiche e i nuovi linguaggi della creatività, ovvero tutte quelle forme di scambio e di linguaggio culturale che scaturiscono da una lettura rigorosa del passato per promuovere una moderna festa,in cui il senso di comunità,natura e ricerca siano al centro dell’evento.
Solo così, a mio, a nostro avviso, questo tradizionale “segno” collettivo può essere “consumato”, se integrato con eventi collaterali, quali convegni, dibattiti, incontri, affinchè si possa propiziare una stagione di "buoni raccolti" per Sannicola, che mai come oggi, ha bisogno di contenuti nuovi e sicuramente meno “percorsi d’inverno e d’estate”.

Tony Ingrosso

"AMICI DEL MEZZOGIORNO"


NASCE L'ASSOCIAZIONE "AMICI DEL MEZZOGIORNO" PER

"VIGILARE SULL'ATTUZAIONE DEL FEDERALISMO"


Adriana Poli Bortone e numerosi altri parlamentari hanno dato vita ad un'associazione

"sentinella" degli interessi del Sud.


mercoledì 8 ottobre 2008

GRAZIANO GIUSTIZIERI, IL VALOROSO MILITANTE ISCRITTO AL NOSTRO CIRCOLO, IMPEGNATO IN PRIMA LINEA CONTRO LA CAMORRA


Tra i 200 parà della "Brigata Folgore" inviati dal governo italiano a Castel Volturno per fronteggiare la camorra, vi è il nostro attivissimo e valoroso militante Graziano Giustizieri.
Come cittadini di Sannicola e come dirigenti di Alleanza Nazionale siamo fieri e orgogliosi di lui.

lunedì 6 ottobre 2008

INTERVENTI DEI CONSIGLIERI DANIELA' TALA' E MARZIO MOLLE IN CONSIGLIO COMUNALE

Esenzione ICI prima casa
È in vigore dal 29 maggio 2008 il decreto legge, licenziato dal Consiglio dei Ministri del 21 maggio scorso, che stabilisce l’azzeramento dell’ICI sulla prima casa, la detassazione sperimentale degli straordinari e le regole per la rinegoziazione dei mutui.
Esenzione ICI prima casaA decorrere dall'anno 2008 (quindi, con riferimento anche al versamento del 16 giugno) è esclusa dall'ICI l'unita' immobiliare adibita ad abitazione principale del soggetto passivo, considerando tali anche quelle alla stessa assimilate dal Comune con proprio regolamento, ad eccezione di quelle di categoria catastale A1 (Abitazione signorile), A8 (Abitazioni in ville) e A9 (Castelli e palazzi di eminenti pregi artistici o storici), per le quali continuano ad applicarsi le vigenti detrazioni.L’esenzione si applica anche alle pertinenze dell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale del soggetto passivo, nonché alla casa coniugale del soggetto non assegnatario a seguito di provvedimento di separazione legale, annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti del matrimonio, alle unità immobiliari, appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa, adibite ad abitazione principale dei soci assegnatari, agli alloggi regolarmente assegnati dagli IACP.Dalla data di entrata in vigore del decreto, è sospeso il potere delle regioni e degli enti locali di deliberare aumenti dei tributi, delle addizionali, delle aliquote ovvero delle maggiorazioni di aliquote di tributi ad essi attribuiti con legge dello Stato.
Detassazione sperimentale degli straordinariSalva espressa rinuncia scritta del prestatore di lavoro, nel periodo dal 1° luglio 2008 al 31 dicembre 2008, sono soggetti ad imposta sostitutiva dell'imposta sul reddito delle persone fisiche e delle addizionali regionali e comunali pari al 10%, entro il limite di importo complessivo di 3.000 euro lordi, le somme erogate a livello aziendale:
per prestazioni di lavoro straordinario effettuate nello stesso periodo;
per prestazioni di lavoro supplementare ovvero per prestazioni rese in funzione di clausole elastiche effettuate nel periodo e con esclusivo riferimento a contratti di lavoro a tempo parziale stipulati prima del 29 maggio 2008;
in relazione a incrementi di produttività , innovazione ed efficienza organizzativa e altri elementi di competitività e redditività legati all'andamento economico dell'impresa.
Tali redditi non concorrono ai fini fiscali e della determinazione della situazione economica equivalente alla formazione del reddito complessivo del percipiente o del suo nucleo familiare entro il limite massimo di 3.000 euro. Resta fermo il computo degli stessi redditi ai fini dell'accesso alle prestazioni previdenziali e assistenziali.L'imposta sostitutiva è applicata dal sostituto d'imposta.Le disposizioni di cui sopra hanno natura sperimentale e trovano applicazione con esclusivo riferimento al settore privato e per i titolari di reddito da lavoro dipendente non superiore, nel 2007, a 30.000 euro.
Rinegoziazione mutui per la prima casaCon apposita convenzione ABI-Ministero dell'Economia e delle finanze, sono definite le modalità e i criteri di rinegoziazione dei mutui a tasso variabile stipulati per l'acquisto, la costruzione e la ristrutturazione dell'abitazione principale prima del 29 maggio 2008.La rinegoziazione assicura la riduzione dell'importo delle rate del mutuo ad un ammontare pari a quello della rata che si ottiene applicando all'importo originario del mutuo il tasso di interesse come risultante dalla media aritmetica dei tassi applicati nell'anno 2006.L'importo della rata così calcolato rimane fisso per tutta la durata del mutuo.Le banche e gli intermediari finanziari che aderiscono alla convenzione formulano ai clienti interessati la proposta di rinegoziazione entro 3 mesi dalla data di entrata in vigore del decreto legge. L'accettazione della proposta è comunicata dal mutuatario alla banca o all'intermediario finanziario entro 3 mesi dalla comunicazione della proposta. La rinegoziazione del mutuo esplica i suoi effetti a decorrere dalla prima rata in scadenza successivamente al 1° gennaio 2009.Le operazioni di rinegoziazione dei mutui sono esenti da imposte e tasse di alcun genere e per esse le banche e gli intermediari finanziari non applicano costi nei riguardi dei clienti.
(D.L. 27/05/2008, n. 93, G.U. 28/05/2008, n. 124)
Premesso che è in vigore da oggi, 29 maggio 2008 il decreto legge, licenziato dal Consiglio dei Ministri del 21 maggio scorso, che stabilisce l’azzeramento dell’ICI sulla prima casa, la detassazione sperimentale degli straordinari e le regole per la rinegoziazione dei mutui.
Che in particolare, per l’Esenzione dell’ICI sulla prima casa, a decorrere dall'anno 2008 (quindi, con riferimento anche al versamento del 16 giugno) è esclusa dall'ICI l'unita' immobiliare adibita ad abitazione principale del soggetto passivo, considerando tali anche quelle alla stessa assimilate dal Comune con proprio regolamento, ad eccezione di quelle di categoria catastale A1 (Abitazione signorile), A8 (Abitazioni in ville) e A9 (Castelli e palazzi di eminenti pregi artistici o storici), per le quali continuano ad applicarsi le vigenti detrazioni.Considerato, inoltre, che l’esenzione si applica anche alle pertinenze dell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale del soggetto passivo, nonché alla casa coniugale del soggetto non assegnatario a seguito di provvedimento di separazione legale, annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti del matrimonio, alle unità immobiliari, appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa, adibite ad abitazione principale dei soci assegnatari, agli alloggi regolarmente assegnati dagli IACP.Pertanto, dalla data di entrata in vigore del decreto, è sospeso il potere delle regioni e degli enti locali di deliberare aumenti dei tributi, delle addizionali, delle aliquote ovvero delle maggiorazioni di aliquote di tributi ad essi attribuiti con legge dello Stato.
(D.L. 27/05/2008, n. 93, G.U. 28/05/2008, n. 124)

Per tutto quanto sopra esposto riteniamo illegittimo il provvedimento sull’addizionale IRPEF e chiediamo che venga rimosso il punto all’ordine del giorno.
Sannicola, 29 Maggio 2008
I consiglieri Marzio Molle e Daniela Talà
avori Bretella Sp Neviano- Sannicola – SS101

Riteniamo doveroso sostenere un’opera pubblica che migliora i collegamenti del nostro paese con le entità territoriali vicine non solo al fine di implementare i rapporti commerciali e culturali ma per agevolare gli spostamenti dei turisti che ogni anno frequentano il nostro territorio.
Siamo disponibili a dare il nostro contributo per rafforzare i rapporti istituzionali con il Comune di Galatone , interessato all’opera e con la Provincia di Lecce che speriamo davvero possa finanziarla prima della fine della Consigliatura. La nostra preoccupazione è quella che interventi di questo tipo possano diventare una sorta di lancio e che la loro realizzazione si perfezioni magari quando il quadro ambientale o urbanistico subisce modifiche tali che l’opera diventa obsoleta prima di nascere.
Chiediamo che vengano tutelati gli interessi dei proprietari terrieri interessati accogliendo, nella fase esecutiva, eventuali proposte che il nostro gruppo si impegnerà prima a discutere e poi a presentare all’amministrazione secondo una logica di piena condivisione delle opere importanti con i nostri concittadini.
Infine chiediamo che venga attribuito all’opera stradale un nome che non sia quello freddo utilizzato sino ad oggi ma un riferimento coerente con l’aspetto ambientale e turistico del nostro territorio considerato che spesso i nomi delle strade vengono usate all’interno di Cataloghi o Guide turistiche, sulle Mappe stradali destinate ai turisti, ecc. Es. “Strada della Madonna della Consolazione o Strada della Consolazione”.
Sannicola, 29 Maggio 2008
Integrazione verbale del 30 Aprile 2008- Intervento Daniela Talà
-ACHILLE STARACE-

Considerato che Sannicola non ha elementi identitari riconoscibili, proponiamo di istituire il logo Sannicola, città di Achille Starace, rivalutando la figura storica e politica di Starace e inserendo la dimora storica “Villa Excelsa o Starace” in un programma di attrattività turistica nell’ambito di un piano più ampio di valorizzazione delle Ville che caratterizzano in modo unico e straordinario il quadro urbanistico di Sannicola.

Chiedo al nuovo Assessore di predisporre un Piano Turistico urgente e straordinario per la prossima stagione estiva 2008 mettendo a sistema le risorse già esistenti e gli imprenditori locali che operano coraggiosamente nel settore secondo una logica di condivisione pubblico/privata.
Consiglio Comunale del 17/06/08



L’approvazione del bilancio rappresenta un momento di importanza strategica per l’ente pubblico perché pianifica e programma gli investimenti, le opere pubbliche , perché delinea un particolare modello di sviluppo, perché pianifica la realizzazione di nuova progettualità.
In questi giorni abbiamo analizzato con attenzione i documenti relativi al bilancio di previsione e a quello pluriennale.
Quello che lascia perplessi è prima di tutto l’impossibilità di leggere nel merito le voci di spesa in entrata e in uscita. Riteniamo che quello utilizzato sia un format inadeguato e che non risponde a quelle esigenze sempre più crescenti di cittadini che intendono conoscere l’andamento programmatico e finanziario dell’ente.
A questo proposito chiediamo che tale supporto adeguatamente arricchito possa veicolare attraverso internet e messo a disposizione di quanti ne hanno bisogno.
A che cosa serve tale strumento se non a dare maggiori certezze ai nostri giovani che si chiedono ogni giorno se restare o partire, o a quanti hanno un’idea di impresa e non hanno certezze sulle politiche in corso. Oggi più che mai occorre stabilire un rapporto sempre più stretto e collaborativi pubblicoe privato considerate le grandi esigenze del mercato.
Altro elemento che andiamo a rilevare è il ritardo con cui è stato approvato tale importante strumento di pianificazione dell’ente, che interviene a stagione turistica inoltrata e a a meno di sei mesi dalla fine dell’anno.
L’altro aspetto che intendiamo rilevare riguarda i contenuti.
Ci sembra un bilancio sterile, che non ha un carattere e che non identifica un modello di sviluppo e non pianifica progetti.
Non sono previsti interventi significativi nelle politiche di sviluppo economico, attività produttive, commercio, artigianato, agricoltura, turismo e in ambito delle politiche culturali.
Abbiamo bisogno di conoscere al più presto quali sono le linee guida di ogni singolo assessorato e conoscere dagli assessori cosa ci aspetta per i prossimi mesi e più a lunga scadenza.
Abbiamo l’impressione che questo strumento pur teoricamente di straordinaria importanza per la vita dell’ente e per la comunità non offre a chi lo legge nessuna strategia. Anzi in alcuni punti sembra che siano state fatte delle forzature (es. aumento del 245% degli oneri di urbanizzazione, plusvalenze di 100.000,00 euro, aumento delle spese di segreteria del 120%, incremento delle entrate per contravvenzioni del 109%) per equilibrare un bilancio molto tecnico e privo di idee.
E allora le proposte:
noi non chiediamo che si abbassi l’indennità di carica dei ns. assessori, o dei nostri dipendenti, anzi vogliamo maggiori tutele sia per gli uni che per gli altri. Noi chiediamo che si investa in politiche del lavoro, sviluppo turistico,in agricoltura. Faccio un esempio. Come ogni anno stanno per arrivare sul nostro bellissimo territorio centinaia e forse migliaia di Turisti (dato scientifico che a noi sfugge!) sapete di che cosa si lamentano i nostri ospiti in primis, della sporcizia del territorio, e questo lo so per certo dato che coordino periodicamente indagini statistiche sul grado di soddisfazione del turista. E’ vergognoso che ogni anno debbano purtroppo lamentarsi della mancanza di un servizio così di base e quasi scontato per chi si prepara ad accogliere turisti vecchi e nuovi. Cosa prevediamo di fare quest’anno? Con molta fermezza chiediamo che si definiscano nuove progettualità a costo che il nostro ente debba aumentare ulteriormente il parametro di indebitamento che oggi è pari al 9,50% e che posso pensare che sia il frutto di una politica e di scelte sconsiderate che non hanno prodotto i ritorni sperati.
Chiediamo ai nostri cari amministratori di adoperarsi con urgenza a stimolare e favorire nuove forme di sviluppo economico e culturale a Sannicola in una logica di condivisione pubblico privato.
Dobbiamo sfatare la convinzione che gli investimenti debbano essere solo le grandi opere, le strade, le piazze, ecc.
Altre tipologie di investimenti sono sicuramente meno costose ma possono portare grandi ritorni a chi vive qui e vuole contribuire al benessere sociale e culturale del paese.
Circa gli interventi straordinari noi siamo convinti che tali importanti strumenti o si integrano con un piano di base, con uno studio condiviso anche dal territorio oppure, come spesso accade tali interventi non raggiungono i risultati previsti. Per questo è fondamentale gestire questo momento con estrema attenzione.

Daniela Talà
Sannicola, 29 Settembre 2008

Esame e approvazione conto consuntivo e approvazione equilibri di Bilancio
Presentazione progetto sul Turismo

L’occasione è sempre molto ghiotta per evidenziare e riflettere su alcuni punti fondamentali di questo documento fondamentale per una corretta ed efficace gestione dell’ente.
Da una valutazione e da un’analisi approfondita di quanto in ns. possesso e qui apro una parentesi sulla impossibilità di conoscere tutti i documenti annessi che chiediamo con determinazione di prevedere la consultazione sul sito anche al fine di agevolare quanti giovani qualificati in materia e comuni cittadini sull’andamento dell’ente.
Da una analisi dei documenti rileviamo un bilancio senza strategie e senza identità, così come abbiamo già rilevato, un bilancio con residui attivi e passivi molto elevati con un risicatissimo e aggiungerei rischiosissimo avanzo di amministrazione, con un avanzo/disavanzo di competenza che dal 2005 e 2006 è aumentato di più di 100.000 euro. A questa che per noi rappresenta una cattiva gestione dell’ente si aggiungono ulteriori considerazioni. Non possiamo fare
Una verifica del raggiungimento degli obiettivi degli organismi istituzionali dell’ente e della realizzazione dei programmi
Non riusciamo a capire se sia o meno economica la gestione dei servizi pubblici a domanda individuale (impianti sportivi, biblioteca, mensa, servizi cimiteriali, servizi per i mercati, ecc.) non troviamo un monitoraggio o una verifica di quanto gli utenti siano soddisfatti dei servizi offerti, né comparazioni con altri sistemi in uso presso altri enti
Circa l’indebitamento comunale, vorremmo sapere se c’è un controllo sull’incidenza degli oneri finanziari, se esiste la possibilità di estinzione anticipata o di rinegoziazione dei debiti
Se esiste un sistema di controllo interno ed altro ancora.
Noi riteniamo che le procedure adottate non consentono di essere in linea con l’esigenze di trasparenza,tempestività e semplificazione dei procedimenti

Questo è un bilancio molto ingessato e vorrei capire se il motivo risiede nello svilimento delle proposte degli amici assessori visto che non si evincono interventi seppur minimi ma significativi di interventi in alcuni settori strategici per lo sviluppo dell’area che si prepara ad accogliere programmi ed interventi straordinari molto interessanti. Anche qui apro una parentesi, sindaco, da parte mia e di tutto il gruppo ci sarà piena e incondizionata collaborazione quando si parla di pianificazione strategica nell’ambito dell’Area Vasta o di costituzione del GAL nel programma comunitario Leader, sarò la prima a versare la mia quota a sostegno dell’iniziativa.
Ma questi sono gli interventi straordinari. Ritorniamo al quotidiano, all’ordinarietà e al bilancio interno dell’ente. Mi riferisco al turismo, all’agricoltura, all’artigianato, al commercio, alla cultura, alle politiche per il lavoro e potrei continuare. Oppure il nostro staff è sovradimensionato rispetto alle possibilità che mi sembrano molto risicate del bilancio.
E qui vorrei aprire una riflessione sui costi della politica. Un tema che in particolari periodi di crisi economica generale sta appassionando politici e comuni cittadini preoccupati che al loro sacrificio di pagare le tasse dello stato non corrisponde eguale sacrificio degli enti

Sul tema dei costi della politica sarebbe importante se ciascun amministratore, ciascun politico, nei limiti delle proprie responsabilità e competenze, cominciasse a fare un passo in avanti.
Molto spesso capita di sentire dichiarazioni dalle quali sembra che tutto dipenda da altri

La legge finanziaria 2007 per la prima volta ha definito delle linee alle quali i vari Enti Pubblici dovranno uniformarsi
Si tratta indubbiamente di un passaggio importante che, a mio parere, deve essere accompagnato anche da un salto culturale significativo.

Ho letto in questi mesi sui giornali molte proposte in merito. Molto interessante mi è sembrata l’iniziativa di offrire ai cittadini un luogo anche virtuale dove poter intervenire attivamente sulle questioni relative al bilancio dell’ente locale, questo perché è dovere di tutti vigilare perché l’amministrazione rispetti i propri impegni e compito dell’amministrazione quello di garantire la massima trasparenza rispetto alle spese che sostiene. Nostro intendimento è quello di partecipare avanzando proposte a “costo zero” per i cittadini, finanziate cioè attraverso l’abbattimento dei costi della politica. Primo passo per lavorare in questa direzione è conoscere chiaramente quali sono le possibili voci di spesa su cui lavorare. Si chiede quindi di conoscere, se ci sono consulenze esterne o legali. Se esiste un criterio, un avviso pubblico, ecc
Quanto è il costo complessivo che la collettività deve sopportare per gli emolumenti di sindaco e della giunta e così via.

Proprio con uno spirito collaborativo, abbiamo presentato in questi giorni un progetto da inserire nella Pianificazione strategica dell’Area Vasta Sud Salento, della quale Sannicola fa parte. Il progetto consiste nella creazione di un’agenzia di sviluppo turistico che aiuti sia gli operatori presenti nell’area che gli amministratori locali a portare avanti un piano di servizi condiviso. Abbiamo colto con molto entusiasmo il progetto promosso dal sindaco Nocera ai Comuni di Gallipoli, Alezio, Parabita, Ugento, Racale per una spesa di 50 Milioni di Euro per interventi infrastrutturali da realizzare con i Fondi Comunitari gestiti dalla Regione Puglia. Fermo restando la possibilità che tale progettualità venga accolta dalla Regione che in questo momento sembra che non abbia neanche le idee chiare sulla governance di tali risorse, il nostro progetto di pochi milioni di Euro vuole dare un forte impulso verso la creazione di un management che sappia generare lavoro, impresa e servizi turistici. Senza una cabina di regia, senza un coordinamento fra i Comuni particolarmente vocati al turismo, non si crea il tanto sperato sviluppo. Le strade – seppur indispensabili - non creano lavoro! Si assiste quasi sempre ad una progettazione fatta da bravi e talentuosi ingegneri o architetti, ma quasi mai, purtroppo una progettazione finalizzata a creare spazi per i nostri giovani, per il nostro straordinario capitale umano, esportato in tutto il mondo per capacità di innovazione e creatività. E poi, il Turismo è …Servizi, Marketing, Innovazione, Comunicazione, ecc. senza i cervelli, questi elementi restano morti. E quindi, rischiamo di creare nuovamente tanti bellissimi interventi strutturali che poi non vengono gestiti in chiave moderna, che non sono fruiti, e non generano ricchezza. Inoltre, chi tiene i rapporti con il mercato? Chi fa la contrattazione per vendere posti letto, enogastronomia, eventi? E allora investiamo sui nostri giovani e rendiamoli felici di vivere in questa terra straordinaria!
Continueremo a fare la nostra battaglia su queste tematiche e continueremo a presentare le nostre proposte che cercheremo di realizzare a tutti i costi!
DANIELA TALA'
CONSIGLIO DEL 29/05/2008

OGGETTO: Approvazione Regolamento ai fini dell’applicazione
dell’addizionale IRPEF.

Il Cons. Molle prende la parola per dire che sperava che l’argomento fosse
ritirato alla luce del D.L. – Io ritengo che se noi deliberiamo facciamo un
abuso ed un atto illegittimo, invito la maggioranza a ritirare l’argomento.

OGGETTO: Progetto Salento Sicuro – PON 2007-2013 “Sicurezza
per lo sviluppo del Mezzogiorno d’Italia”. Adesione –
Approvazione schema di convenzione.

Il Consigliere Molle a proposito della sicurezza mette a fuoco alcuni
problemi come il Centro Polivalente dove non ci sono ne strisce ne bande
rumorose ed inoltre il tratto di strada Chiesanuova-Gallipoli.

CONSIGLIO DEL 17/06/2008

OGGETTO: Esame ed approvazione bilancio di previsione 2008 e
bilancio pluriennale 2008-2010.

Il Consigliere Molle prende la parola per affermare che la veste grafica è
scarsa, difficile da leggere. Il bilancio deve essere pubblicato sul sito del
Comune per essere letto da chiunque. Nel bilancio non emergono le
esigenze dei cittadini, non vedo quali somme sono previste per la sicurezza.
Successivamente fa una disamina delle voci di bilancio:
Premesso che fare il bilancio per un Comune, come per un’azienda o una
famiglia, significa decidere interventi e priorità, verificare se le risorse di cui si
dispone sono sufficienti, decidere quanto si deve risparmiare o su che cosa
compiere dei tagli.
Nel fare questo l’obiettivo del Comune è quello di rispondere, attraverso
l’erogazione dei servizi e la realizzazione di opere, alle esigenze dei cittadini,
sia in termini quantitativi e qualitativi.
l’amministrazione dovrebbe cercare di portare avanti gli obiettivi e i
programmi durante l’anno.
Riguardo a ciò, analizzando il bilancio del Comune, devo dire che non mi
sono chiari ne tanto meno evidenti le linee programmatiche
dell’Amministrazione, non emergono a mio modesto parere le priorità e le
esigenze dei cittadini, che l’Amministrazione vuole portare avanti con tale
strumento.
Siccome ritengo che una delle priorità, importanti per i cittadini sia la
SICUREZZA, e visto che tutte le entrate e le spese possono essere
effettuate solo se sono previste nel bilancio; vi chiedo sono state previste
risorse per la sicurezza, oltre a quelle previste all’art. 53 comma 20 della
legge n. 388/00
Il comma 4 dell’art. 208 del D.Lgs. 30.04.1992, n. 285 e sostituito dal
seguente:
“una quota pari al 50% dei proventi……è devoluta alle finalità di cui al
comma 2, nonché al miglioramento della circolazione sulle strade, al
potenziamento ed al miglioramento della segnaletica stradale e alla
redazione dei piani di cui all’art. 36, alla fornitura di mezzi tecnici necessari
per i servizi di polizia stradale di loro competenza e alla realizzazione di
interventi a favore della mobilità ciclistica nonché, in misura non inferiore al
10% della predetta quota, ad interventi per la sicurezza stradale in particolare
a tutela degli utenti deboli: bambini, anziani, disabili, pedoni e ciclisti. Gli
stessi Enti determinano annualmente, con delibera della Giunta, le quote da
destinare alle predette finalità. Le determinazioni sono comunicate al
Ministero dei lavori Pubblici. Per i comuni la comunicazione è dovuta solo da
parte di quelli con popolazione superiore a 10.000 abitanti.
Tenuto conto che:
i proventi da sanzioni amministrative previste in bilancio ammontano a
45.139,00 e che tale importo è stato definito aleatorio, anche dal revisore,
visto che l’unico accertamento che si ha risale al 2006 ed ammonta ad
21.539,94, ossia si è fatta una previsione forse molto azzardata ! parliamo
del 109% in più. A tale proposito vi chiedo, oggi è il 17 giugno, è stato fatto
un monitoraggio sugli introiti di tali sanzioni?
Tenuto conto che:
le zone ad alto rischio sono:
- Via Sferracavalli
- Ingresso Alezio
- Ingresso Gallipoli-Chiesanuova
- Ingresso Neviano
- Ingresso Tuglie-San Simone
- Via Umberto I°
- Ingresso Lido Conchiglie
Senza considerare che l’atrio del complesso Scuola Materna e Media è
anche un punto di alto rischio sicurezza in quanto l’ingresso pedonale non è
separato dall’ingresso veicoli, e forse si ha necessità di un intervento tecnico
strutturale per la separazione dei due ingressi.
Vi chiedo sono state previste risorse per la sicurezza, oltre a quelle previste
dalla su citata legge?
Se poi passiamo all’istruzione, si registra una diminuzione significativa delle
risorse tanto per la parte corrente -1.133,00 e quanto per quella in conto
capitale – 15.000 euro. Tenete conto che le scuole materne sono aperte fino
al 30 giugno, e le attività dei bambini della materna è diversa da quella degli
altri due livelli superiori, il bambino della materna è in continuo movimento
per questo sarebbe importante prevedere il microclima.
Ultimo punto che vorrei mi fosse chiarito è come mai, nonostante le tariffe
TARSU alte che i cittadini pagano la percentuale di copertura del costo della
TARSU è pari a 91,18%.
Forse perché un ulteriore aumento delle tariffe, per la copertura totale dei
costi avrebbe portato quest’Amministrazione all’impopolarità? (vista la
vicinanza delle elezioni amministrative)

MARZIO MOLLE