
Pubblichiamo una nota fattaci pervenire dal presidente
dell'Associazione Rodogallo "Marcello Musca" e.n.c., NELLO MARTI.
Sannicola, 18 Dicembre 2007
Esimio Prof. Fernando Napoli
Preside Comprensorio Scolastico Sannicola
Caro Preside,
Davvero un apprezzamento per l'importante calendario realizzato quest'anno.
La struttura, l'impaginazione, il materiale fotografico e storico è veramente notevole.
Tuttavia nei testi, e, soprattutto nei proverbi, ci sono degli errori notevoli.
Le faccio qualche esempio: nel mese di gennaio, si cita la petizione del 1830 al Re di Napoli onde ottenere l'autonomia da Gallipoli, ma si sostiene essere stata..." disillusa nel 1859 dal Re D'Italia Umberto 1°"... E' evidente che nel 1859 non vi era nessun Re d'Italia, ma eravamo in pieno Regno delle Due Sicilie con sul trono Re Francesco II di Borbone. Ed a voler essere ulteriormente pignoli, primo si scrive I e non 1°.
I proverbi sono poi scritti in un dialetto che non è certamente il sannicolese ove si scrive "TORCI VINCHITIEDDHRU QUANDO E' TENARIEDDHRU" si sarebbe dovuto scrivere "TORCI VINCHIAREDDHU QUANDU E' TENNARIEDDHU"; l'altro proverbio in lingua assai improbabile è: "CI TE FACE CHIANGERE TE FACE RITERE" lì dove andava scritto "CI TE FACE CHIANGìRE TE FACE RITìRE"
Va da sé che ciò che ho sopra esposto non è mera critica, ma un'opera così bella certo meritava maggiore attenzione anche nei dettagli.
Con i sentimenti di viva stima.
Il presidente
Nello Marti
19 commenti:
SERENO NATALE E FELICE 2008!
e se dovessimo fare i commenti sui cervelli che parlano durante i premi inutili e televisivi quanti calendari dovremmo riempire????????
Presumo, quasi con certezza, che il monito non sia stato recepito come avrebbe dovuto essere…
…qui si sta parlando di STORIA e se gli errori emergono proprio da un calendario scolastico, scusate, ma la polemica dell’ultimo commento, è proprio fuori luogo…
…probabilmente per chi ha espresso il precedente giudizio, la CULTURA può anche passare in second’ordine.
Si evince che, chi scrive, vuole a tutti i costi allontanare l’attenzione dall’errore indiscutibile, argomentando su questioni che nulla hanno a che vedere con la realtà storica dalle origini ad oggi e mettendo in discussione (tra le righe) il ruolo sociale che una Associazione Culturale deve ricoprire.
Dietro quel commento si nasconde, tristemente, la solita frustrazione dei “benpensanti” di “paese”, che non riservano critiche intrise di retorica e odio sociale a chi nella vita, per merito, riesce a costruire qualcosa che va oltre gli schemi delle orde di provincia.
“Lo schifo” che ci trasmette quotidianamente, a tutte le ore, la televisione, di certo richiederebbe una sollevazione popolare oltre che appassionate critiche.
Occorre evitare di innescare i soliti, sterili commenti soprattutto se, in tali commenti, risiede l’occulta invidia nei confronti di chi, gli ”inutili premi televisivi” li produce.
Iniziamo, piuttosto, a scrivere di TV su questo blog, di educazione nazionale, di induzione mediatica ai consumi e ai comportamenti, di latitanza delle idee, di valori sostituiti da immaginifiche veline, evitando di scadere, come spesso accade, nella stolta disputa…del nulla.
cara mente pensante,
come tu ben sai, sannicola è il paese degli invidiosi, della gente frustrata, delle persone che fanno la bella faccia davanti, e poi dietro sanno di chi devono sempre ridere. Perché la gente, i cittadini, anzichè essere contenta quando qualche paesano riesce a realizzare qualcosa per lui e la sua famiglia, è invidiosa, non apprezza, anzi, viene inorgoglita da uno stupido sentimento di rivalsa che poi spinge a scrivere nascondendosi dietro l'anonimato. Nel caso di Nello, il lavoro c'è stato per lui ed anche per altre famiglie, tenendo presente che quanto meno a quelle due ragazze che stanno nel suo studio, nonché a tutte le professionalità che ingaggia per le sue produzioni tv, riesce a garantire ogni anno dei premi che innalzano il nome di questa terra. Tra l'altro stiamo parlando di produzioni fatte con professionalità, e non mi pare che il Barocco, l'Oscar, e il Lecce Art Festival siano da criticare, se pensiamo a tutti i premi che trasmette la Rai e che fanno davvero pietà. Poi sinceramente, se guardiamo in questi giorni il palinsesto di Raiuno non vediamo altro che zio paperone e topolino in fascia pomeridiana su una rete ammiraglia. Dunque, non mi pare che le produzioni del povero Nello debbano essere oggetto di attacco, tra l'altro con un commento del tutto inopportuno, visto che si stava discutendo del calendario e non di quello che passa la rai.
Comunque, più di ogni altra cosa, ciò che fa invidia ai cittadini sannicolesi, non è il fatto che persone come Nello siano capaci di realizzare dei premi (che solo per coordinare tutti ci vuole una forte mente, un grande spirito d'iniziativa, e soprattutto non perdersi mai nei momenti di difficoltà), quanto vedere in prime-time il nome di Marti e della signora Bulgari impresso sulla prima rete per circa quattro/cinque secondi. È proprio vero. Il provincialismo è il grande errore che sta vivendo il Sud, e di cui sono vittime da sempre i sannicolesi. Nello è riuscito a rompere, quanto meno nel settore della tv, questo schema provinciale, grazie alla sua lungimirante visione glocal del premio televisivo. E poi, in fin dei conti, si sa, con un dirigente come Napoli, che farebbe bene ad andare in pensione, anzichè combinare danni stando alla dirigenza di un istituto comprensivo, il paese non può che uscirne sconfitto. Le scuole di Sannicola hanno bisogno di una mente giovane, lucida, capace di essere supervisore di tutto, e dunque, anche di un semplice calendario.
sbagliando a cliccare ho premuto anonimo anzichè lasciare la mia firma. Lo faccio ora. A scrivere il precedente commento sono stato io, l'ormai popolare Santorosicontenga.
W IL CONTE CIOLA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Al primo commen-T-atore, MEMENTO:" UBI MAIOR, MINOR CESSAT! "
Giacchè sono in vena di citazioni latie, caro commen-T-atore ricorda, anche:Omnis homines, qui sese student praestare ceteris animalibus, summa ope niti decet ne vitam silentio transeant, veluti pecora, quae natura prona atque ventri oboedientia finxit.
A tutti gli uomini che vogliono superare gli altri esseri viventi conviene che si caratterizzino per un'attività straordinaria perchè non trascorrano la vita nel silenzio come gli animali, che la natura volle proni e obbedienti ai bisogni. (bellum catilinae)
L'omologazione culturale ha cancellato dall'orizzonte le
“piccole patrie”, le cui luci brillano ormai nel rimpianto,
memorie sempre più labili di stelle scomparse.
“Come polli d’allevamento, gli italiani hanno indi accettato
la nuova sacralità, non nominata, della merce
e del suo consumo”: è questa la nuova società nella quale
oggi ci muoviamo, testimoni e vittime dei lutti culturali.
Pier Paolo Pasolini
Sotto casa di Pasolini,i ragazzi del Movimento Sociale scrivevano PPP FROCIO. Trentatre anni dopo leggo un suo pensiero sul bolg di Alleanza Nazionale:forse l'Italia sta facendo lenti passi avanti verso una parvenza dìindipendenza culturale dagli schemi prestabiliti dalle varie parrocchie.E' un bene che ciò avvenga.
A PROPOSITO DI NOTEVOLI ERRORI
Al sig. Nello Marti
Presidente dell’Associazione Storico Culturale
“Marcello Musca” enc.
- Sannicola-
Egregio Presidente,
Le siamo grati per l'apprezzamento che ha voluto riservare “all'importante calendario” realizzato quest'anno dall'Istituto Comprensivo (non Comprensorio): il Suo si aggiunge a quello unanime tributato dall'intera comunità sannicolese.
Detto questo, ci pare necessario passare a esaminare "i notevoli errori" da Lei riscontrati nei testi e soprattutto nei proverbi, che costituiscono parte integrante del lavoro.
Procediamo con ordine.
Nel mese di gennaio, nel nostro calendario, non si parla di Vittorio Emanuele II, ma di Umberto I, che fu re d'Italia dal 1878 al 1900: partendo da tale elementare dato storico, sarebbe risultato evidente anche al più sprovveduto appassionato di storia patria che l'aver indicato l'anno 1859 al posto dell'anno 1899, poteva e doveva essere attribuito solo ed esclusivamente a un semplice errore di trascrizione del testo e pertanto non andava enfatizzato.
La prova di quanto appena sostenuto può essere riscontrata esaminando il calendario dell'anno 2000 (mese di febbraio), curato dallo steso gruppo di lavoro, dove la medesima informazione è datata proprio 1899.
Le ricordiamo che opere ben più importanti, curate da professionisti di grande spessore culturale,
si avvalgono di errata corrige proprio perché, in fase di trascrizione, “ infortuni” analoghi sono possibilissimi. Agli stessi “infortuni” è attribuibile “1° “ invece di I.
Per quanto riguarda i proverbi, poi, teniamo a precisare che nell’area salentina in cui ricade Sannicola, i poeti che si esprimono in vernacolo ( Cataldi Rocco a Parabita, Turi a Galatone, per fare solo qualche esempio) si avvalgono della forma “ ddhru” e non “ddhu” per tradurre un’espressione vocale diversa da quella tipica del sud Salento. D’accordo con Lei solo su “vinchiarieddhru”.
Se poi dobbiamo commentare il secondo proverbio cui Lei fa riferimento, Le possiamo ribattere che la lingua assai improbabile è proprio quella da Lei usata, perché sia gli anziani di Sannicola da noi interpellati, sia Leonardo Nocera, che si appresta a pubblicare un dizionario sul vernacolo sannicolese, concordano con la forma da noi usata.
Tutto ciò non per polemizzare, ma solo per precisare che da parte nostra sono stati curati anche i dettagli, come crediamo abbia fatto anche Lei nel redigere la Sua missiva, che a nostro giudizio, pur essendo formata solo da poche righe rispetto alle tantissime contenute nel calendario, risulta costellata di errori.
Vogliamo credere che essi siano dovuti solo a ”infortuni” in fase di trascrizione, perché la nostra amata lingua, l’Italiano figlio di Dante, Petrarca e Boccaccio, subisce già troppe violenze gratuite per accettarne anche da parte Sua, Presidente di un’associazione culturale.
Per supportare quanto sostenuto, siamo costretti a evidenziare gli errori da noi riscontrati nella Sua missiva:
- “Comprensorio” al posto di Comprensivo: 2° rigo dell’indirizzo;
- cambio di registro comunicativo: dal formale al colloquiale;
- presenza di un anacoluto (incongruenza di nesso sintattico tra soggetti e verbo: 3° rigo della
missiva;
- “pignolli” al posto di pignoli: 9° rigo della missiva;
- “ scriverre” al posto di scrivere: 11° rigo della missiva;
- “li” al posto di lì: 13° rigo della missiva;
- “se” al posto di sé: 15° rigo della missiva.
Distinti saluti.
I componenti la redazione
NAPOLI Fernando
CONGEDO Luigi
D’AMORE Andrea
GABALLO Anna
GIORDANO Anna Maria
PALUMBO Rita Anna
Sannicola, 04 gennaio 2008
SI RICORDA AI PROFESSORI CHE QUANDO SI FIRMA SI METTE SEMPRE PRIMA IL NOME E POI IL COGNOME.
VISTO CHE SI PARLA DI ERRORI!!!!!!!
Dall’ALTO della mia “superba” ignoranza, mi permetto di rispondere agli ”indigenti” redattori; “indigenti” da intendere, più che altro, come poveri di comprendonio…
…poveri di comprendonio e, aggiungerei anche, privi di lungimiranza…
(In seguito, ci si persuaderà, riguardo all’uso di questi, chiamiamoli così, affronti).
Intanto ci tengo a sottolineare il lasso di tempo che è trascorso dalla pubblicazione del commento alla risposta dello stesso (18/12/2007---04/01/2008)
Domanda: “Non vi sembra, più che altro, si sia invano, cercato “il pelo nell’uovo”?
“Suvvia”! Pare abbiate riunito appositamente una squadra con l’intento di trovare i “galletti” del Periodico Indipendente “Il Gallo” e, volendo a tutti i costi, partecipare all’estrazione, in prossimità dello scadere del termine, ci (a noi comuni lettori) avete propinato galline per galli, così da poter recuperare quel “fatidico pelo dall’uovo”.
Partendo dal presupposto che “ciò che sappiamo è poco e ciò che ignoriamo è immenso”, credo sia il caso di passare ad una concreta analisi della “scandalosa” “costellazione di errori” attribuita al Sig. Marti.
Mi spiace dovervi illuminare riguardo le diverse accezioni del termine COMPRENSORIO che, nel caso in questione, potrebbe essere stato usato nel suo significato più ampio (e quindi, anche come sinonimo di COMPRENSIVO; si consulti, nel dubbio, tutti i dizionari possibili ed, eventualmente, le svariate enciclopedie della lingua italiana).
Per ciò che concerne l’utilizzo del registro comunicativo, consiglio, quantomeno, una rispolverata della grammatica di base, per non parlare del fantomatico sfoggio di cultura nell’ostentare il cosiddetto “anacoluto”.
Per chi non lo sapesse, l'anacoluto (o tema sospeso) è la figura retorica in cui non è rispettata, VOLUTAMENTE o per errore, la coerenza tra le varie parti della frase…
…vogliate perdonarmi, quindi, se do per sotteso che un uomo di così spiccato livello culturale abbia intenzionalmente inserito siffatta “arte del dire” (dal greco rhetoriké téchne).
Non intendo soffermarmi, invece, sulle altre sviste evidenziate, soprattutto perché non risultano dall’articolo pubblicato sul blog e poi, perché ritengo, nell’eventualità, si sia trattato di inesattezze dettate da distrazione o trascrizione.
…Un consiglio: si cerchi, piuttosto, di fare attenzione alle ripetizioni presenti nella “vostra risposta”; ripetizioni oltre che terminologiche, concettuali, che altro non servono se non a rilevare la carenza di valide argomentazioni.
Il vostro sermone, in realtà, ruota attorno a risibili “pretesti”, anche se, in esso, riconosco l’uso “coerente” del registro comunicativo e del linguaggio prolisso e prosopopeico.
Certa che il vostro, sia stato solo uno sterile tentativo di RISALITA, dopo essere, per la vergogna, sprofondati, mi scuso anticipatamente per i gratuiti, ma doverosi improperi ed………………ossequio.
Francesca.
CARA FRANCESCA,LEI E' PER CASO L'AVVOCATO DEL MARTI?
ALLA TANTO ACCULTURATA FRANCESCA VORREI CHIEDERE PERCHE' RITENGA GLI ERRORI DEL SIGNOR MARTI DELLE SEMPLICI INESATTEZZE, DOVUTE ( NON DETTATE) A DISTRAZIONE O TRASCRIZIONE E NON RIESCA A CAPIRE CHE "L'UOMO DI COSI' SPICCATO LIVELLO CULTURALE" ( SAREI CURIOSA DI CONOSCERE I TITOLI ACCADEMICI POSSEDUTI ) NON ABBIA SAPUTO CONSIDERARE DISTRAZIONE L'UNICA INESATTEZZA CONTENUTA NEL CALENDARIO. CHI SEMINA VENTO ........... !!!RIGUARDO AL RESTO, E' BENE CHE RIMANGA NELLA SUA "SUPERBA"IGNORANZA!!
non mi risulta che il signor Marti abbia titoli accademici, del resto non li aveva neanche Moravia,misurare la cultura per titoli accademici è un sinonimo di ristrettezza visiva e obsloleto perbenismo come obsoleto e desueto è lo stile linguistico sviscerato dai sette professori dopo 20 giorni di "incubazione... travaglio... e parto" della risposta fornita.
Ma per esporre una garbata critica in questo paese bisogna avere almeno due lauree???VISTO CHE A MARTI SI CHIEDONO TITOLI ACCADEMICI? COMPLIMENTI!!!!!
ops! ho sbagliato mi consenta di correggermi.... w il VIPsconte CIOLA!!!!(non sapevo della promozione)
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