
“Gli industriali pugliesi hanno fatto sentire la loro voce, giustamente allarmata, sulla cosiddetta “strategia anti-crisi” tanto enfatizzata da Vendola e Frisullo, e non è stata di consenso.I provvedimenti rappresentati dal Governo regionale come salvifiche e multi-miliardarie operazioni di soccorso all’economia pugliese, inevitabilmente coinvolta dalla crisi economica in atto, infatti altro non sono che riverniciature ad uso propagandistico di misure POR ampiamente quanto inutilmente invecchiate, sulle quali semmai Vendola e Frisullo dovrebbero scusarsi per il grave ritardo accumulato. Ed infatti sono tanto vecchie da non rispondere affatto alle emergenze del momento, essendo di fatto impostate sui tempi medio-lunghi e richiedendo ad imprese, in gran parte agonizzanti, una capacità di co-finanziamento che non hanno per prodotti che non sapranno a chi collocare.Molto meglio puntare su misure dall’impatto più rapido, che gli industriali pugliesi hanno in parte evidenziato, quali:l’azzeramento o la riduzione, in sede di Bilancio 2009 previa riduzione di sperperi di ogni tipo (si pensi ai 6 milioni di euro “notti bianche” sotto la pioggia ed il nevischio, o ai 30 milioni dispersi in “comunicazioni istituzionali” di tipo auto-referenziale), degli inasprimenti fiscali di cui al Bilancio Regionale 2008, in materia di IRAP, IRPEF ed imposte sui carburanti, sul gas e sui rifiuti;la massima accelerazione dei pagamenti da parte della mano pubblica, e quindi segnatamente della Regione che proprio in questi giorni è disperatamente impegnata ad evitare di perdere, per propria colpa, centinaia di milioni di fondi comunitari, nonché dei suoi Enti di derivazione a partire dalle ASL;l’avvio concreto di opere infrastrutturali e tecnologiche irresponsabilmente accantonate, con i relativi fondi, dagli ideologismi anti-capitalistici e pseudo-ambientalistici di una sinistra estrema assolutamente refrattaria ad una moderna cultura di governo: penso agli impianti idrici ed ai termovalorizzatori, in assenza dei quali continueremo a convivere con inquietanti emergenze, sperando sempre che non esplodano com’è accaduto nella vicina Campania, ma anche agli ammodernamenti viari in relazione ai quali non si ha più traccia dei 900 milioni di euro affidati dal Governo-Fitto all’ANAS;lo sblocco –se si è ancora in tempo, dopo tre anni e mezzo irresponsabilmente sprecati- di impianti industriali di rilievo strategico quali quelli di cui agli “Accordi di Programma” definiti dal Governo-Fitto ai sensi della Mis.POR 4.18, di cui pure si è persa memoria, con i loro ritorni in materia di indotto.Trattasi di misure di rapida attuazione, che immetterebbero rapidamente in un sistema-Puglia in grave sofferenza preziosa liquidità. Ma- ahimè- richiedono un’attitudine ad un buongoverno che non è mai stato nelle corde dei nostri Governanti Regionali, bravissimi invece a vendere sé stessi a spese nostre speculando senza costrutto sulle speranze ed i bisogni dei Pugliesi”.
Nessun commento:
Posta un commento