mercoledì 25 febbraio 2009

Poli Bortone: Movimento per il Sud, ecco le prime nomine




IDEE IN MOVIMENTO...


Lecce (salento) - Subito dopo l’assemblea di AN, svoltasi sotto la guida del Commissario Regionale Francesco Amoroso, Adriana Poli Bortone incontra i giornalisti per annunciare a Lecce il neonato movimento “SUD”. Una conferenza per spiegare che ad appena 10 giorni dalla nascita “Sud” sta riscontrando larghissimo interesse.

E proprio in tema di interesse Adriana ha sottolineato: “La gente non ci chiede con chi intendiamo stare, la gente ci chiede che cosa intendiamo fare, che è un fatto molto più concreto in termini di obiettivo.” Con “chi” invece “Sud” vorrà stare lo si vedrà in un secondo momento e sarà dettato dagli obiettivi e dalle convergenze che si troveranno sugli obiettivi concreti.

Il movimento del sud rivendica una propria autonomia forte di pensiero e di azione e proprio con questa autonomia potrà crescere sempre di più perché sempre di più si potranno ritrovare le diverse anime che convergono su un tema: l’obiettivo di far rinascere realmente il mezzogiorno d’Italia attraverso le sue capacità auto propulsive. Adriana Poli Bortone ritiene che il movimento sud possa avere degli spazi politici larghi e talmente tanti che il movimento sta riscuotendo apprezzamenti pur non avendo fatto nessuna campagna pubblicitaria ma soltanto una presentazione a livello regionale a Bari ed attivato un portale web che nella sola serata di ieri ha registrato 370 iscritti.

L’interesse verso il “Sud” è tanto grande che varca i confini regionali tant’è che ci sono stati già incontri nella provincia di Matera e che nei prossimi giorni sono previsti altri incontri in Calabria con associazioni che hanno lo stesso spirito meridionalista e con cui il movimento della Poli si confronterà. Contatti si sono avuti anche dalla Campania e dalla Sicilia. “Il movimento per il Sud – ha commentato il sen. Poli – è una pietra nello stagno che è stata lanciata e che sta riscuotendo notevolissimo successo. Tutto questo ci conforta nel fatto che vogliamo sottolineare la nostra autonomia nella formazione del movimento stesso. Un’autonomia che non vuole essere la presunzione di ritenere che da soli si possa andare avanti fino in fondo per conseguire poi dei risultati politici ma non partitici sul territorio, ma ci conforta nel fatto che proprio il movimento da una forte agibilità politica perché nell’ambito del movimento, una volta che sono individuati degli obiettivi territoriali, su quelli obiettivi ci si può facilmente ritrovare con altri che hanno avuto delle altre esperienze di parte e che tuttavia avvertono anche loro così come stiamo avvertendo noi    l’esigenza di trovare degli spazi più ampi, di maggiore democrazia interna e di maggiore agibilità politica.”

Il movimento per il sud sta lavorando e si sta strutturando sul territorio ed a questo proposito Adriana Poli Bortone ha presentato un primo organigramma del nuovo movimento: Nicola Frugis insieme ad altri darà l’organizzazione territoriale per Brindisi, Antonio Lia sindaco di Specchia per il sud salento, Angelo Tondo responsabile provinciale per Lecce, Fausto Giancane responsabile per la Città di Lecce, per quanto riguarda Taranto, questa mattina è stato nominato responsabile provinciale il dr. Savino Torraco. Ed a proposito di adesioni il senatore Poli Bortone ha ribadito “non è che aderiscono gli scontenti di qualche cosa, ma nel movimento ci sono anche tanti i quali si erano completamente allontanati dalla politica. Perché noi qui, nel meridione, abbiamo tutta quell’aria del malessere che è l’aria del malessere interna ai partiti che si stanno in qualche modo costruendo, perchè non possiamo parlare di partiti tradizionali in quanto stiamo assistendo ad una composizione e già ad una scomposizione dei partiti.” Esplicito il riferimento di Adriana all’area del centrosinistra che si è composta nel tempo e si sta scomponendo in questo periodo.

“Il nostro movimento - ha concluso la fondatrice del movimento per il sud – trova consenso in quelle persone che fanno parte dell’’area dei malesseri’, del malessere personale e collettivo, di coloro che appartenevano ad una parte politica e non si riconoscono più in quella parte perché quella parte sta facendo dei percorsi che non sono dei percorsi condivisi o condivisibili. Ma anche l’area di tutti quanti coloro che si sono sentiti espropriati della preferenza, espropriati del voto, espropriati della loro capacità di poter individuare la persona che secondo loro li potesse al meglio rappresentare sul territorio.”

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