lunedì 23 febbraio 2009

Risposta alla lettera del segretario di F.I. di Sannicola

“Il PDL è cosa diversa dalla Destra. Io sto con Adriana Poli Bortone”…

Le mie ragioni affondano le loro radici, oltre che in principi di carattere politico, principalmente in fondamenti di natura culturale. Ad oggi, non riesco più a identificarmi nelle leaderships politiche nazionali, riconosco solo ed esclusivamente la supremazia di una donna dalla prospettiva fortemente valoriale, nonchè Senatore Adriana Poli Bortone e la figura umana, ancor più che politica, del Presidente del Consiglio e chi scrive, credetemi, è certamente uomo di Destra TRADIZIONALISTA e, al contempo, MODERNISTA.

Colpisce con forza, affermandosi, la netta frattura tra la mia personalissima concezione (ovviamente ancora non quella di tutto il circolo che rappresento i cui militanti saranno chiamati ad esprimersi) e una “compaesana” visione che pochi giorni or sono risuonava tra le righe di questa medesima rubrica, le cui distese parole facevano tuonare dall’ambone del mio paese, quel “colorito moralizzatore del villaggio”.

L’amico- collega- segretario cittadino di Forza Italia ha scelto di schierarsi in attacco, come punta di sfondamento nell’azione di offensiva “nullavendola e nullafondaia”, contro la “Senatrice del piagnisteo continuo”, come egli ha apostrofato. Nessun dubbio, quindi, sul suo “fuorigioco d’anticipo”, poichè non è nuovo a questi slanci oltre feudo.

I miei concittadini, da circa due anni, sopravvivono nonostante i continui, rocamboleschi funambolismi del patinato segretario , così come sopravvive ancora il miracolato assessore di sinistra, che in pieno consiglio comunale, riuscì a schivare una sedia lanciatagli sulla testa dal forzuto segretario.

Canzonature a parte, riprendo il discorso madre per spiegare brevemente la mia scelta di campo.

Nell’aprile 2007 sono stato nominato, in un congresso cittadino turbolento, alla carica di Presidente del Circolo di AN “Giorgio Almirante”, storica sezione missina di tante glorie e fasti nel passato, che ha saputo eleggere il primo sindaco del MSI d’Italia.

L’eredità, di cui con ostinazione mi son fatto carico, era quella di un Partito inverosimilmente sfilacciato, con una base militante allo sbando, in preda alle chiacchiere di stampa e di piazza

e perennemente avvolta dal turbinio delle svariate correnti; un Partito che a fatica, tanta fatica, grazie al sostegno valoroso degli altri componenti della segreteria, è riuscito, in parte, a ri - compattarsi, almeno per pochi mesi, fino a quando i continui, bramosi tentativi di cannibalismo, avanzati dalla segreteria di Forza Italia, hanno sortito l’effetto di chi preferiva misurarsi protraendo la tattica dei risultati personali, a danno di una compagine unitaria professata da AN, che, invece,senza nulla pretendere sul piano individuale, manifestava l’orgoglio e la volontà di fare ATTIVAMENTE la sua parte.

Nonostante un’ ottima gestione provinciale e regionale degli ultimi due anni, in realtà, è questo lo scenario in cui vive il Partito in ogni dove, circolo del Salento, di Puglia o d’Italia che sia…

Di questa oggettiva debolezza, conseguente alle divisioni interne, sta profittandosene F.I. al fine di affermare ovunque la sua egemonia.

Alleanza Nazionale è oramai un partito lacerato che ha subito negli ultimi anni il malgoverno verticale, fatto spesso e volentieri di capitomboli a 360 gradi su quelli che sono i temi fondamentali, valoriali, culturali.

Forse per difetto di ascolto, chi praticava le guerre di posizionamento al vertice, ha creduto che non ci sarebbero state ripercussioni sulla base, o che come biechi soldatini sovietici, i militanti sarebbero rimasti indenni, uniti e coesi a salvaguardare l’ambizione personale dei capi e degli amici di periferia.

Il loro PDL, infatti,non rispecchia la visione di molti militanti di AN, quella cioè di un Partito di matrice comunitaria, sociale, cattolica, federale nelle istituzioni, moderato e riformista, tant’è che, nonostante gli sforzi fatti dalla attuale dirigenza nazionale di AN a produrre una mozione credibile alla base, di fatto del retaggio storico,polito, culturale di AN e del MSI non rimane quasi nulla, nemmeno il riferimento a Giorgio Almirante come padre politico della Destra Italiana.

“Consummatum est” e solo per entrare nel PDL, un partito a vocazione liberal capitalista, di stampo populista, in cui dai vertici alla base,( neofita e politicamente a-culturata rispetto ai tanti militanti di Destra che si sono formati nelle sezioni di partito), si fa eco, con toni e accanimento da tifoseria ultrà, un linguaggio pappagallesco, estremo, riflesso contrapposto del vetero comunismo radical chic mediatico, culturale, anti berlusconiano.

Questo governo arranca su molti temi: dalle politiche sociali, al lavoro, fino alla dolente questione meridionale.

Gli eredi di Gentile avrebbero avuto la facoltà di fare altro per la scuola italiana; allo stesso modo i veri successori di Tatarella si sarebbero opposti come mastini al tradimento delle aspettative del popolo meridionale, a vantaggio di un Nord organizzato e ben rappresentato e di cotanta “Roma ladrona”, laddove una certa Destra ha incassato il lauto bottino in cambio di una supina annessione al PDL.

La rassegnazione al bipartitismo, come asserisce qualcuno, sarebbe rassegnazione alla morte di questa nazione, le cui aspettative vanno ben oltre quelle offerte nello steccato partitocratrico imposto dal “palazzo”.

Non ci stupisce più di tanto la reazione avuta in questi giorni dal Ministro Fitto, al quale molti di noi imputano una responsabilità oggettiva per non aver saputo o voluto difendere e rappresentare al meglio le istanze di noi meridionali, in questa prima e fondamentale fase governativa.

Un’ assordante silenzio ha fatto da sfondo all’immobilismo omertoso del giovane Ministro, già primo responsabile per aver consegnato la Puglia nelle mani di Vendola.

Ancora non ci scordiamo delle cocenti sconfitte elettorali pervenute a ruota libera alle passate regionali e provinciali, quando il malcontento della gente era all’apice. Stesso malcontento che ha portato Prodi al governo dopo 5 anni di Berlusconi. Tempi, questi, in cui Adriana Poli Bortone trionfava a Lecce e nel collegio meridionale da europarlamentare, assegnando ad AN percentuali uniche in Italia.

Il nostro “caro bontempone di paese” ha addirittura affermato che se il Senatore avesse avuto un posto come Ministro si sarebbe certamente accontentata, tacendo una volta per tutte. Io dico senza ombra di dubbio che si sbagliava.

 Adriana Poli Bortone è stata estromessa negli ultimi 5 minuti dalla lista dei ministri, proprio perché scomoda, ella avrebbe sicuramente messo i bastoni tra le ruote a chi aveva altri progetti per l’Italia e per il nostro Sud, progetti che non avrebbero di certo tutelato il meridione.

Ecco perché “io non ci sto”, mio caro compaesano, nonché segretario di Forza Italia.

Non mi farò investire dal calderone PDL, soprattutto se la predica, poco credibile, giunge a gran voce da chi,come te, fino a ieri, si batteva per i Verdi e votava Pecoraro Scanio alle primarie del PD.

 

Il segretario

Tony Ingrosso

  

15 commenti:

Anonimo ha detto...

Grande Tony, l'ala Destra è con te!!! La Destra s'è desta... Pronti a combattre a fianco a te e alla Poli per le provinciali.

UVA NERA

Anonimo ha detto...

Adesso tutto è chiaro. Rimbocchimoci le maniche e lavoriamo.

MM

Anonimo ha detto...

Si ma la Poli che si faccia viva a Sannicola se la dobbiamo sostenere.

Anonimo ha detto...

Orgoglio di Destra, e va bene. Ma saremo capaci di aggregare? Compitino difficile questa volta per il segretario. Si spera a non avere nuovi tradimenti.

Anonimo ha detto...

DONNA ASSUNTA IN DIFESA DEL MARITO ALMIRANTE, IL FONDATORE MSI FATTO FUORI DAL PANTHEON DI AN - "CHISSENEFREGA: QUESTI HANNO LETTO SOLO TOPOLINO" – I TIPINI FINI SONO AL GOVERNO? MI DÀ UNA NOTIZIA! IO PER ORA VEDO SOLO BALDORIA E RIVOLUZIONE...
Luca Telese per il Giornale

Donna Assunta, ha visto? Nel nuovo pantheon di An, Almirante non c'è più.
«Ah sì? Posso dire chissenefrega o si scandalizza? Mi scusi, ma oggi non ho nulla da commentare».

No, non mi scandalizzo. Mi stupisco che non gliele importi.
«Ma questi non sanno più nemmeno da dove vengono! Cosa vuole che mi preoccupi se si scordano di Giorgio?».

Quindi non le importa perché non li stima più?
«Ha mostrato molta più serenità di giudizio storico Bertinotti, che ha commemorato mio marito, di loro, che fingono di dimenticarlo».

Perché Almirante per lei ci doveva stare.
«Ma che le devo dire? Vedo che per darsi un'aria spiritosa ci hanno messo Mogol e Battisti. E Pavarotti! Ma se hanno questo solidissimo impianto culturale aggiungano pure Bonolis che è persona degnissima, e vadano a Sanremo, a fare i... i... canterini».

Lei è arrabbiata, lo ammetta.
«Noooohhhh, come si può arrabbiarsi, per questi qui? Solo un anno fa facevano a botte per commemorare Almirante. Adesso fanno il pantheon e ci mettono Enzo Ferrari».

Le dispiace perché era comunista?
«Ma si figuri! Era un galantuomo e fra l'altro amicissimo di Giorgio. Se le dicessi...».

Dica, dica.
«Almirante dovette comprare tutte le sedi del Msi in Italia. E non perché avesse velleità speculative, perché non era certo quello il suo mestiere».

E perché allora?
«Perché in affitto non gliele voleva dare nessuno, per paura delle bombe».

E che c'entra Ferrari?
«Per trovare i soldi, Giorgio andava in giro a fare la questua: e più di una volta Ferrari contribuì e molto generosamente. Questa è la complessità della storia d'Italia. Almirante gli ha comprato la casa, in senso materiale, a quei ragazzini di An».

In senso politico, in questo caso.
«No, materiale: chi glieli ha fatti i contrattini da giornalisti al Secolo d'Italia, a loro? Babbo Natale? Gli ha dato la casa dove fare politica, e pure quella dove dormire».

Le secca che ci sia Tatarella?
«Per carità. Io ci avrei messo Nino La Russa, un fondatore del Msi, che casualmente era il padre di Ignazio».

Farà contento La Russa, allora.
«Non lo so. Era un uomo coerente, lui: infatti ha rifiutato la tessera di An».

Anonimo ha detto...

Le battaglie si combattono dall’interno, dicono i pavidi che restano in An mentre trasmigrano nel Pdl, questa specie di Milano 3 a cui si inchinano quelli che furono i militanti del Msi.
Dov’è l’interno, di grazia? Nel nuovo partito di Berlusconi c’è una biblioteca che rende onore a Indro Montanelli, che si starà rivoltando nella tomba, ma ci si dimentica Giorgio Almirante. È davvero significativo, e in fondo è giusto. Giorgio che c’entra con la fine della destra che creò e volle come forza pulita?
Questo Pdl resisterà il tempo di Arcore, poi finirà. Almirante è nella storia, loro finiranno nella polvere.
E La Destra non cancella le proprie bandiere.
È ovvio che Almirante sia cancellato da chi non conosce più la differenza tra bandiere e banderuole.

Anonimo ha detto...

A proposito di moralizzatori: qualcuno, prima di parlare e attaccare gli altri dovrebbe prima analizzare se stesso e vedere cosa ha fatto in passato, perchè ad un certo punto ha deciso di fare la politica, con chi stava quando il centrodestra a sannicola si batteva contro la sinistra. Tutti sanno che ha smpre votato a sinistra, in particolare Bidetti.
Perciò non è lui che deve dirci come si stà a destra. Spero tanto che i miei amici che lo hanno sostenuto, sbagliando, alle comunali si rendano davvero conto della realtà e se gente come noi deve finire ad essere rappresentata in questo modo e da personalità simili.
Spero pure che chi si è candidato in quella lista si renda conto di come l'interesse era solo per la sua elezione lasciando a loro le briciole di pochi voti.

Anonimo ha detto...

Terzo Polo, terzo polo, terzo polo. O meglio: TERZA POSIZIONE.

Anonimo ha detto...

Organizzate un'alternativa per Sannicola, una proposta diversa dall'estremismo di Piccione. Ricordate efate attenzione a tutta quella gente che in campagna elettorale è rimasta al di fuori, nauseata dello schifo che si era creato. Tra pochi mesi Piccione prenderà una mazzata alle provinciali. Occhio ai passi falsi, state attenti e per cortesia dimostrate di essere seri e all'altezza.
NON AVETE PIU' VENT'ANNI.
I consiglieri comunali facciano la loro parte.

Anonimo ha detto...

Qualcuno ha perso la testa... Lezioni alla Poli, ma chi si crede di essere? Errore clamoroso in vista di elezioni provinciali. Si è scavato la fossa. E voi ringraziatelo, vi ha fatto un gran favore.

Anonimo ha detto...

Pur rispettando la Sen. Poli Bortone, ma questa volta a mio parere sta sbagliando.
Finalmente avevamo la possibilità di conquistare la provincia ed ora....?
Questo non fa altro che allontanare la gente dalla politica.
...Che disastro per il "tutto" il centrodestra.

Anonimo ha detto...

Chi ti dice che non conquisteremo anche la Provincia. Leggo oggi sul giornale che la sen. Poli ha dichiarato che se rimane in piedi la candidatura voluta da Alleanza Nazionale di Gianni Garrisi lei darà il suo sostegno. La Poli fuori dal PDL non vuol dire che non farà alleanze nel centrodestra. Anzi, se pensate bene così saremo ancora più forti visto che la Poli sta sconquassando proprio la sinistra. Cero è che se Forza Italia pensa di fare il belle e ccativo tempo si sbaglia. Fitto non è il monarca e deve rispettare AN per quello che ha sempre dato al centrodestra. L' AN che entra nel PDL che altro non è se non una Forza Italia allargata serve solo a portare acqua al mulino di Fitto. Non dimenticare che l'altra volta, uniti, abbiamo perso. Questa volta si deve essere uniti con metodi differenti e vincere. Se le condizioni sono queste, allora bene. ALtrimenti si cercheranno altre vie. Poi non è vero che la gente si allontana dalla politica per queste cose. La gente sa osservare, riflettere, valutare e votare. IL PDL NON E' IL CENTRODESTRA. IL PDL ANCORA NON ESISTE. IL PDL NASCERA' IL 27 MARZO. Per adesso esiste AN e F.I. e i congressi provinciali e nazionale si devono ancora esprimere. La base non ha ancora dato l'assenzo. Quindi non traiano affrettate conclusioni.
NON DIMENTICHIAMO CHE LA LEGA NON E' NEL PDL. E' ALLEATA, E' NEL GOVERNO, E CONTA MOLTO PIU' DI AN ANZI CONDIZIONA LA SCELTE GOVERNATIVE DI BERLUSCONI.

Anonimo ha detto...

GARRISI E' IL CANDIDATO DI AN PROPOSTO DALLA POLI MA SUCCESSIVAMENTE SOSTENUTO DA TUTTO IL PARTITO LISI COMPRESO.
SE FACCIAMO DIETROFRONT SU QUESTA CANDIDATURA ALLORA SIGNIFICA CHE DAVVERO ALLEANZA NAZIONALE CON FITTO NON AVRA' MAI VOCE IN CAPITOLO.

Anonimo ha detto...

Signori, mi dispiace dirlo ma credo che non siano questi i toni
giusti per poter affrontare il futuro di Sannicola.

Noto con molto rammarico che basta un poco di vento per far rivoltare
ogni ideale, prospettiva ed obbiettivo comune.
Ogni piccolo mattone poggiato lì per costruire "un qualcosa" con il vento
viene spazzato via come fosse edificato sulla sabbia....e poi ricominciare
a costruire nuovamente con nuove regole nuovi obbiettivi...ma per far nuovamente cosa ??????

Mai niente credo si farà...purtroppo !

Io non vedo una reale convinzione da parte di nessuno: sia AN che FI,
ogni giorno sempre di più, viaggiano su binari paralleli;

La vecchia classe dirigente di centro destra affacciata alla finestra sghignazza
e si diverte a commentare ogni cosa spiazzando e bruciando ogni entusiasmo o visione
di chi vorrebbe fare....troppo abituati a vedere interessi personali in ogni cosa...
dove l'invidia e l'ingordigia regnano sovrane...e non si sa mai quale linea sottile li
separa dal "partito preso"...

Non riesco ad immaginare con queste prerogative neppure un giorno di governo di Destra
a Sannicola.....

Giorgio Almirante è stato un grande uomo di destra e la sua grandezza è stata proprio
nel saper tradurre "con grande coerenza", in un determinato contesto storico, gli ideali
e le aspettative di molti cittadini.....lasciamolo riposare in pace e non tiriamolo
in ballo quando non abbiamo altre argomentazioni....

Adesso stiamo vivendo una nuova stagione politica: vogliamo scriverla oppure no la nostra
pagina di storia ????? Vogliamo continuare a parlare di personaggi del passato perchè non
abbiamo gli attributi maschili neppure per viverlo il presente ?????? O cosa ?????

Coerenza ecco di cosa c'è bisogno !
Un ideale è tanto forte quanto forte è la coerenza
con la quale si persegue !

Un amico.

Anonimo ha detto...

E' evidente come la destra a Sannicola abbia diversi profili. Una coincidenza significativa riporta a livello provincile quello che guardacaso è accaduto alle passate comunali nel nostro paese.
Stessi scenari, stesse rappresentanze. Stessi argomenti programmatici.

Precursori o cosa?

Sono daccordo con te che la destra non amministrerà mai questo comune, non è riuscita a farlo quando si presentava unita e compatta, non ci riuscirà adesso che di fatto risulta divisa in due grandi tronconi. L'unica vera ragione a mio modesto parere è che la destra a Sannicola è avvelenata da personalismi, intrisechi, di dispute anche familiari.

Da questo difficilmente ne verremo fuori, almeno per i prossimi dieci anni e forse di più.

Ma il quesito, è un altro: quanto è male che la destra, o meglio queste personalità che gravitano nella destra, non hanno amministrato il nostro comunune?

I nostri cittadini non sono stupidi e di fatto non hanno mai leggittimato la destra a governare a Sannicola, a maggior ragione questa leggittimazione potrà arrivare domani se lo scenario rimarrà sempre quello attuale, che davvero ci fa ribrezzo.

Se si mette a fuoco si capisce il male da che parte viene, solo che fino a ieri aveva un solo indirizzo, oggi si propone con un'altra alternativa nuova.

Dieci anni, dieci anni.
Il tempo di una ribollita di Giugno, una ritostata all'anno nuovo, un tracollo a 4 anni e poi la catarsi e l'epurazione fino ad aspettare lo sbocciare delle nuove leve, le stesse già intraviste l'altro ieri e che noi, noi, noi, abbiamo castrato.

Io sono tra quelli che non credevano all'inizio in questo segretario, dopo però devo dire che nonostante tutto è l'unico che aveva ragione. E noi cosa abbiamo fatto se non distruggere tutto?

Uno di Destra